L’acqua proteica si inserisce all’interno di quella che è ormai una moda molto diffusa anche in Italia, quella dei prodotti addizionati di proteine. Ma a cosa serve?
Per capire quello di cui stiamo per parlare è sufficiente entrare in un qualsiasi supermercato italiano. Tra gli scaffali e i corridoi fanno capolino, ormai ovunque, prodotti addizionati di proteine. Si tratta di prodotti di varia natura che, in passato, venivano venduti quasi esclusivamente in negozi specializzati. Oggi, invece, sono ormai usciti dalla loro nicchia e sono arrivati nella grande distribuzione. Anche per questo motivo la varietà è sempre più ampia e la moda che porta al loro consumo sempre più diffusa. Tra i prodotti, uno degli ultimi arrivati è l’acqua proteica, molto diffusa negli Stati Uniti e ora in grande crescita anche in Italia.
Capire cosa siano le acque proteiche è abbastanza semplice. Si tratta di acque minerali arricchite con l’aggiunta di proteine extra rispetto allo standard. Questa quota varia tra i 10 e i 20 grammi ed è apportata dall’aggiunta di legumi, collagene o siero di latte, ma non solo. Sono moltissimi i tipi di acqua proteica e ognuna si differenzia dall’altra per contenuti e struttura. Alcune versioni, per esempio, hanno al loro interno anche vitamine e minerali B6, B12, C e D, altre micronutrienti come calcio, zinco e magnesio.
Il suo arrivo nella grande distribuzione ha portato molti produttori a provare a renderla più appetibile al grande pubblico. Come? Aggiungendo zuccheri o aromi. Certo, questo tipo di scelta non si addice particolarmente alle necessità di chi conduce una specifica dieta, ma più a quelle di chi è attirato dalla nuova moda dei prodotti con proteine aggiunte.
L’acqua proteica, almeno stando a quando fino ad ora è stato scoperto e analizzato, non ha controindicazioni o possibili effetti negativi. È una bevanda dissetante, ma non può essere considerata una fonte di proteine primaria. Allo stesso tempo, il fatto che possa avere gusti particolari e possa essere aromatizzata la rende perfetta per chi magari beve poco e per l’estate, quando il nostro corpo ha bisogno di più liquidi. Inoltre, nelle sue versioni senza additivi o zuccheri, è un prodotto meno calorico rispetto ai tradizionali frullati proteici e questo è un aspetto non di certo secondario per un prodotto che si rivolge soprattutto a chi segue una dieta particolare. Perfetta anche da bere alla fine di un allenamento o una gara perché aiuta nel recupero corporeo, a riparare le fibre muscolari e a contrastare affaticamento, crampi muscolari e disidratazione.
“Facendo un confronto con le altre bevande proteiche in commercio tra cui i frullati, sicuramente l’acqua proteica ha il vantaggio di essere meno calorica e adatta, se non contiene proteine del siero del latte, per esempio, a chi soffre di intolleranza al lattosio. Può per esempio essere consumata per recuperare le energie dopo aver fatto attività fisica e riparare le fibre muscolari grazie alla presenza di aminoacidi essenziali e allo stesso tempo contrastare la disidratazione, i crampi muscolari e l’affaticamento. Ma va considerata una bevanda supplementare piuttosto che una vera e propria fonte di proteine oppure un’alternativa all’acqua“. Così ha commentato la nutrizionista Valentina Schirò in un’intervista de La Cucina Italiana.
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