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Fitness

Correre più a lungo stancandosi meno: i trucchi da seguire

Ciò che limita spesso la corsa è il senso di stanchezza che emerge dopo qualche chilometro e che costringe molti corridori a prendersi una pausa. Vediamo quali sono alcuni consigli utili da seguire per sentire meno la fatica quando si è impegnati a correre

 

La resistenza è un aspetto fondamentale della corsa e spesso è ciò che marca la differenza tra il successo e l’abbandono.

Molti sono i corridori che non riescono a raggiungere l’obiettivo che si erano prefissati a causa di un eccessivo senso di stanchezza, il quale può manifestarsi anche dopo pochi chilometri.

Una sensazione di fatica che li costringe a prendersi delle pause forzate o, addirittura, a interrompere prematuramente la propria corsa.

Come fare allora per correre più a lungo stancandosi meno? Ecco alcuni trucchi.

L’importanza della resistenza fisica

Se il traguardo che volete raggiungere è quello di riuscire a correre per una lunga distanza senza essere costretti a rallentare continuamente o a perdere totalmente le forze, la prima regola che dovete seguire è: migliorare la vostra resistenza cardiorespiratoria.

Immagine | Unsplash @ChanderR – Importpharma.it

Essa, infatti, definisce il periodo di tempo in cui una persona riesce a sostenere l’attività fisica che sta compiendo prima di stancarsi del tutto.

Una definizione che si collega direttamente a quella di fitness cardiovascolare, il quale altro non è se non il grado di efficienza con il quale il sistema cardiocircolatorio riesce a trasportare il sangue ossigenato ai muscoli impegnati nello sforzo fisico.

Tradotto: chiunque voglia correre più a lungo deve necessariamente possedere un buon livello di preparazione cardio.

Muscoli, polmoni e vasi sanguigni sani ed efficienti sono indispensabili per sostenere uno sforzo fisico prolungato e continuare a correre avvertendo meno il senso di fatica.

Come fare, allora, per migliorare la propria resistenza cardiorespiratoria?

Il modo migliore è sicuramente quello di essere costante nel proprio allenamento e di correre il più regolarmente possibile.

Molto importante è anche il recupero fisico, fondamentale per permettere al proprio sistema cardiocircolatorio di adattarsi. Per questo, è sconsigliabile correre tutti i giorni.

Per allenare la propria resistenza è, poi, indispensabile sforzarsi ogni tanto di correre sulla lunga distanza, così da sottoporre il proprio corpo a sforzi maggiori.

Correre sempre poco più di un chilometro non vi permetterà, infatti, di ottenere dei miglioramenti, in quanto il vostro fisico non verrà mai sottoposto a nuove sollecitazioni e non gli verrà mai richiesto di sostenere un incremento del cosiddetto dispendio energetico.

Il consiglio, quindi, è quello di integrare nel proprio piano di allenamento almeno una volta a settimana una corsa sulla lunga distanza.

Non importa se le prime volte raggiungere l’obiettivo finale sarà impossibile e durante la corsa sarà indispensabile prendersi delle pause per rifiatare. L’importante è non mollare e perseverare nel tentativo di raggiungere il proprio traguardo.

Il trucco è quello di cercare ogni volta di posticipare più in là nel tempo le pause che si è costretti a prendere durante una corsa, fino ad arrivare al momento in cui sarà possibile correre dall’inizio alla fine senza interruzioni.

In questo processo, d’aiuto potrebbe essere il tenere a mente la scala di percezione dello sforzo (detta RPE, ndr). Essa serve a misurare l’intensità dell’allenamento e viene stilata a livello personale, permettendo di capire se si sta sottoponendo il proprio corpo a un allenamento ad alta intensità oppure no.

Non sottovalutare la resistenza mentale

Tanto importante quanto la resistenza cardiorespiratoria è anche la resistenza mentale.

L’aspetto psicologico nel corso di un allenamento non deve, infatti, mai essere sottovalutato, in quanto può essere il discrimine tra il conseguimento dell’obiettivo e l’insuccesso.

Per molti sportivi professionisti, la resistenza mentale è molto più importante di quella fisica, in quanto il corpo non riuscirà mai a sostenere uno sforzo fisico se la mente non crederà fortemente di potercela fare.

Immagine | Unsplash @EmmaSimpson – Importpharma.it

La maggior parte delle volte, a portare un corridore a fermarsi e abbandonare la corsa è proprio il cedimento dell’aspetto mentale, più che del fisico. Ciò vale soprattutto per chi è alle prime armi.

In questo caso, potrebbe allora essere molto utile seguire alcuni consigli pratici.

Il primo è quello di trovare ispirazione in ciò che fa stare meglio durante la corsa, così da potersi concentrare su quell’aspetto e badare meno alla fatica.

Potrebbe essere l’osservare il paesaggio, pensare a una determinata tematica, ascoltare un podcast, ma soprattutto trovare la musica giusta.

Creare una propria playlist composta da canzoni in grado di dare la giusta spinta durante la corsa è un trucco da non sottovalutare.

Si consiglia di optare per brani dal ritmo incalzante, da almeno 120/140 battiti al minuto, così che anche l’andamento della corsa possa adattarsi a quello della canzone che si sta ascoltando nelle cuffie.

In relazione diretta con quanto appena detto, altro trucco per avvertire meno la fatica è quello di distrarsi dal movimento meccanico che si sta eseguendo e fissarsi degli obiettivi.

Questi possono essere un punto fisico in lontananza da raggiungere o anche obiettivi mentali e personali, collegati alla propria vita privata.

Utile a livello motivazione è anche la tecnica della visualizzazione, la quale permette di trovare un incentivo per correre più a lungo e mantenere anche un’andatura regolare.

Esso può essere perdere peso, sentirsi più in forma, definire i propri muscoli. Tutti obiettivi che possono essere visualizzati.

Altro consiglio è quello di non strafare. Avere un buon livello di preparazione prima di iniziare a correre è fondamentale, così da non correre il rischio di stancarsi troppo velocemente.

Importante è quindi non essere disidratati, aver mangiato, dormito ed essere pieni di energia.

Alimentazione, riposo e respirazione

Come accennato nel paragrafo precedente, indispensabile prima di correre è avere la giusta dose di energia.

Affinché questa condizione sia soddisfatta è fondamentale curare alimentazione, riposo e respirazione.

Per esempio, consumare un pasto ricco di carboidrati prima di correre può risultare un valido aiuto nel contrasto alla deplezione del glicogeno che si verifica quando si è costretti a percorrere lunghe distanze.

I carboidrati sono il carburante che permette di rinnovare le forze durante la corsa, motivo per cui è importantissimo assumerne in buone quantità in vista di un allenamento.

Altrettanto importante è l’idratazione. Bere il giusto quantitativo di liquidi prima di una corsa aiuterà a prevenire i crampi e ridurre l’affaticamento da disidratazione.

Da tenere sotto controllo è, poi, la respirazione.

Una frequenza respiratoria veloce e poco profonda spinge il corpo a espellere maggiori quantità di anidride carbonica e ciò rende sicuramente più difficoltosa l’ossigenazione delle cellule. La conseguenza sono crampi muscolari, spossatezza e dolori addominali.

Fondamentale è, quindi, inspirare ed espirare del naso con la giusta frequenza.

Il trucco è quello di contare sempre fino a due a ogni inalazione ed espulsione d’aria.

Marco Garghentino

Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.

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