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Salute

Giornata internazionale dell’aborto sicuro, ecco perché è importante

Secondo Medici Senza Frontiere ogni minuto, in tutto il mondo, una donna si sottopone a un aborto non sicuro, con conseguenze terribili. Ecco perché è importante l’aborto sicuro

L’aborto non sicuro è una delle principali cause di mortalità materna a livello mondiale ed è completamente evitabile. Le squadre di Medici Senza Frontiere (MSF) lavorano quotidianamente in tutto il mondo per prevenire morti e sofferenze legate a gravidanze indesiderate e aborti non sicuri. Offrire assistenza per un aborto sicuro rappresenta la fornitura di un servizio sanitario essenziale. La promozione dell’accesso all’aborto sicuro è fondamentale per preservare la salute delle donne.

Aborto sicuro, ecco perché è così importante

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), annualmente vengono eseguiti circa 25 milioni di aborti non sicuri, con il 97% di essi verificandosi nei paesi in via di sviluppo, dove MSF concentra la maggior parte dei suoi progetti. L’espressione “non sicuro” indica che questi aborti avvengono senza le competenze necessarie o in condizioni mediche inadeguate.

L’Istituto Guttmacher stima che negli ultimi anni almeno 22.800 donne e ragazze siano morte annualmente a causa di problemi legati all’aborto. Molte altre subiscono lesioni o mutilazioni: ogni anno, nei paesi in via di sviluppo, circa sette milioni di donne finiscono ricoverate in ospedale a causa di aborti non sicuri. Questi dati sottolineano l’urgente necessità di migliorare l’accesso all’aborto sicuro e alle cure mediche a livello globale per preservare la salute delle donne.

Immagine | Pixabay @LiudmilaChernetska – Importpharma.it

Purtroppo, il quadro completo delle conseguenze dell’aborto non sicuro rimane incompleto poiché molte donne e ragazze non riescono a ottenere assistenza medica e il numero esatto di vite perse non è conosciuto.

Medici Senza Frontiere (MSF) riconosce l’accesso alle cure per l’aborto sicuro come un elemento essenziale della salute riproduttiva, contribuendo a ridurre sofferenze e morti evitabili. Ogni aborto sicuro rappresenta un passo importante nella riduzione dei rischi e nella possibilità di salvare una vita in più.

L’aborto è una terminazione di una gravidanza, che può verificarsi sia in modo naturale, come un aborto spontaneo, sia come risultato di una decisione consapevole.

Va notato che l’aborto è un fenomeno diffuso, poiché in tutto il mondo, circa tre gravidanze su dieci si concludono con un aborto. Questa statistica sottolinea la rilevanza del tema dell’aborto nella salute riproduttiva a livello globale.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un aborto non è considerato sicuro quando, chi lo pratica, non possiede le competenze mediche necessarie o quando le circostanze in cui avviene non soddisfano gli standard medici minimi richiesti.

Nei progetti di Medici Senza Frontiere, purtroppo, sono state riscontrate diverse pratiche pericolose, come l’uso di rimedi naturali tradizionali o sostanze tossiche come candeggina, acidi delle batterie o cloro. Altre persone hanno somministrato farmaci in modo errato senza il supporto appropriato, causato danni ripetuti all’addome o persino inserito strumenti appuntiti o aghi nel corpo. Questi casi evidenziano l’importanza di fornire accesso a servizi medici sicuri e appropriati per l’aborto.

Ma quali sono le conseguenze di un aborto non sicuro? Le complicazioni derivanti da un aborto non sicuro possono comprendere emorragie, infezioni e lesioni al tratto genitale o agli organi interni. È importante notare che le conseguenze per la salute a lungo termine possono includere sterilità e dolore cronico.

È una triste realtà che ogni anno almeno 22.800 donne perdano la vita a causa delle complicazioni legate a un aborto non sicuro. Questi dati mettono in evidenza la necessità di garantire un accesso adeguato ai servizi di aborto sicuro e di promuovere la salute riproduttiva per prevenire tali tragiche conseguenze.

Chi sono le persone maggiormente a rischio? Le donne che desiderano interrompere una gravidanza indesiderata e non hanno accesso a cure per un aborto sicuro affrontano un serio rischio di subire lesioni o persino perdere la vita a causa di aborti non sicuri. Esistono numerosi ostacoli che impediscono l’accesso a tali servizi essenziali, tra cui costi elevati, restrizioni legali, stigma sociale e la carenza di personale formato o disposto a eseguire aborti sicuri.

Le donne svantaggiate, marginalizzate o residenti in zone remote sono spesso le più colpite, poiché sono escluse dai servizi per l’aborto sicuro. È importante notare che la stragrande maggioranza degli aborti non sicuri, ovvero il 97%, si verificano in paesi a basso e medio reddito, tra cui America Latina, Africa e Asia. Inoltre, le donne e le ragazze coinvolte in situazioni di guerra, crisi e conflitto spesso affrontano ulteriori ostacoli per accedere a un aborto sicuro, aumentando il rischio per la loro salute e la loro vita.

Come si possono evitare decessi e sofferenze dovute a un aborto non sicuro? Per assicurare un programma completo di salute riproduttiva, è essenziale includere una gamma di servizi, tra cui l’educazione sessuale, l’accesso alla contraccezione e l’assistenza medica. Questi componenti sono fondamentali per promuovere la salute e il benessere delle donne, consentendo loro di prendere decisioni informate sulla loro salute riproduttiva, prevenire gravidanze indesiderate e ricevere assistenza medica di alta qualità quando ne hanno bisogno. La combinazione di questi servizi contribuisce a garantire che le donne possano gestire in modo sicuro e consapevole la loro salute riproduttiva.

Un aborto è considerato sicuro quando è eseguito da personale adeguatamente formato a livello medico o professionale e si utilizza un metodo scientificamente provato appropriato alla durata della gravidanza. Un esempio di aborto sicuro è rappresentato dall’aborto farmacologico, che coinvolge l’assunzione di pillole abortive, ed è basato su procedure scientificamente validate per garantire la sicurezza e l’efficacia del processo.

L’aborto farmacologico coinvolge l’uso di un farmaco che provoca crampi e sanguinamento per svuotare l’utero, simile a quanto accade in un aborto spontaneo. È importante notare che l’aborto farmacologico ha dimostrato un’efficacia superiore al 95% ed è estremamente sicuro, con un rischio di complicanze gravi o potenzialmente mortali inferiore all’1%. Il rischio di decesso associato a un aborto sicuro è addirittura inferiore a quello legato a procedure comuni come l’iniezione di penicillina o l’estrazione di un dente.

Un elemento significativo è che l’aborto farmacologico può essere praticato in modo sicuro anche in ambienti con risorse limitate, persino senza accesso a ecografie o test di laboratorio. Richiede solo tre componenti fondamentali: informazioni adeguate, farmaci di qualità e un rapporto basato su rispetto reciproco e fiducia. Questo approccio ha notevolmente ampliato l’accesso all’aborto sicuro per milioni di donne e ragazze in tutto il mondo, soprattutto in contesti di conflitto e crisi, contribuendo a preservare la loro salute riproduttiva.

Federico Liberi

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