Dal 2010 Organizzazione mondiale della sanità e World Association for Sexual Health promuovono la giornata per aumentare la consapevolezza sul tema. Il rispetto verso l’altro è “un elemento cruciale di qualsiasi incontro sessuale sano”
Oggi in tutto il mondo si celebra la Giornata mondiale del benessere sessuale. La ricorrenza è promossa dal 2010 dalla World Association for Sexual Health (Was) insieme all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sul tema e promuovere la salute sessuale, l’educazione e i diritti legati alla sessualità.
La cultura del consenso
Il tema di quest’anno è il consenso. “Un elemento cruciale di qualsiasi incontro sessuale sano”, scrive la Was. Da qui l’importanza di “educare noi stessi e gli altri su cosa significhi”. Un tema, quello del consenso, tornato di recente sotto i riflettori anche in Italia con l’aumento preoccupante dei casi di violenza sulle donne, spesso anche giovanissime.
Come osserva l’associazione, “c’è ancora molto lavoro da fare per creare una cultura del consenso” per questo l’obiettivo quest’anno è di “aumentare la consapevolezza, avviare un dibattito e agire per creare un mondo in cui tutti si sentano sicuri, rispettati e responsabilizzati nella propria vita sessuale”.
Oms: “La salute sessuale è un diritto”
Come ricorda l’Organizzazione mondiale della Sanità, la salute sessuale “è un diritto” che “fa parte di una vita normale e sana” e va garantito durante tutta la vita, dall’adolescenza e alla terza età. Questo significa non solo avere rapporti sicuri – evitando la trasmissione di infezioni – ma anche avere relazioni sessuali sane e pienamente consensuali.
Un concetto inserito anche nell’ultima edizione della Classificazione Internazionale delle Malattie, che per la prima volta contiene un capitolo sulla salute sessuale. “Ci si è impegnati molto finora sulla prevenzione delle malattie, senza riconoscere come il sesso sicuro significhi anche promuovere l’intimità, il piacere, il consenso e il benessere”, ha affermato la Lianne Gonsalves, del programma speciale dell’Oms dedicato al tema.
Molte donne e ragazze invece continuano a subire rapporti non consensuali e violenti. “Il diritto alla salute sessuale – ricorda il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (Unfpa) – è negato quando il sesso è avvolto nella vergogna e nell’ignoranza, o legato alla coercizione, all’abuso o allo sfruttamento”, ma anche quando manca l’accesso alla contraccezione.
A livello globale sono ancora moltissime le donne e le persone transgender costrette a subire rapporti violenti e non consensuali. Secondo l’Oms, una donna su tre nel mondo subisce violenza sessuale nel corso della propria vita, soprattutto da parte del partner intimo.
Le infezioni sessualmente trasmissibili
In tutto il mondo le infezioni sessualmente trasmissibili ammontano a circa un milione l’anno, con un trend in forte aumento anche in Italia. Dalla sifilide all’Hiv passando per clamidia, gonorrea e papilloma virus, il sesso non protetto è veicolo per malattie che possono portare infezioni croniche e complicanze a lungo termine.
Per quanto riguarda l‘Italia, il Sistema di sorveglianza sentinella coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, dal 1991 al 2021 ha segnalato oltre 151mila nuovi casi di infezioni, con un aumento costante a partire dal 2005 e un rallentamento nel 2020 a causa dell’emergenza Covid. E la fascia più colpita è quella tra 15 e 24 anni.
“L’aumento rilevante che abbiamo osservato in Italia nell’ultimo decennio, in particolare tra i giovani indica la scarsa consapevolezza e l’insufficiente informazione del cittadino. La patologia più diagnosticata sono i condilomi: sono causati dal virus del papilloma umano e sono pertanto prevenibili dalla vaccinazione anti-HPV”, spiega Barbara Suligoi, responsabile del sistema di sorveglianza delle Infezioni sessualmente trasmesse (Ist) dell’Iss.
“La maggior parte di queste infezioni sono curabili se diagnosticate e trattate tempestivamente. Ma, in mancanza di trattamento, il rischio di gravi conseguenze a distanza di tempo è elevato: problemi durante la gravidanza, sterilità e tumori. Per questo è importante rivolgersi tempestivamente al medico e in presenza di qualsiasi disturbo a livello genitale“.
Si tratta di infezioni che possono essere prevenute “usando il condom e evitando rapporti non protetti con partner di cui non si conosce lo stato di salute”.
I tabù
Tra i nemici del benessere sessuale ci sono anche i tabù, ancora molto diffusi, legati al sesso e in generale alla salute sessuale. In molti casi sono dettati dalla disinformazione e da retaggi culturali che alimentano pregiudizi e stereotipi di genere. Ancora oggi per esempio molti uomini sono restii a consultare un medico in caso di problemi sessuali, tra i quali uno dei più comuni e diffusi è la disfunzione erettile. Altri tabù riguardano il piacere sessuale femminile.