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Salute

Gotta: cos’è e come si cura

Avete mai sentito parlare di gotta? Vediamo che cos’è, il motivo per cui viene e anche cosa è necessario fare per curarla

La gotta è una condizione causata dall’accumulo di cristalli di acido urico nel corpo, a causa di alterazioni nel metabolismo delle purine. Le purine sono composti chimici necessari per la sintesi delle cellule e del DNA, e l’acido urico è il loro prodotto di scarto. Quando il corpo produce eccessivo acido urico o non lo smaltisce adeguatamente, si verifica l’iperuricemia e la formazione di cristalli di urato nelle articolazioni, causando infiammazione e dolore, soprattutto in aree con meno liquido sinoviale e meno flessibilità.

Gotta, cause e trattamenti

La gotta ha diverse cause, tra cui fattori genetici e alimentari. Quando i reni non riescono a eliminare adeguatamente le scorie azotate derivanti dal metabolismo, specialmente quelle provenienti da alimenti di origine animale, si verificano accumuli di sali di urato e acido urico che si trasformano in cristalli nelle articolazioni. Questa condizione era precedentemente associata all’abbondanza di cibo e alcol ed era nota come “malattia dei ricchi”. Le bevande alcoliche, in particolare, influenzano negativamente la capacità del corpo di smaltire l’acido urico. Oltre ai fattori ereditari, la gotta è spesso causata da eccessi di proteine e carboidrati, sovrappeso e mancanza di attività fisica. Altre patologie come il diabete, l’ipertensione e l’ipercolesterolemia possono contribuire al suo sviluppo. Alcuni farmaci, come diuretici, aspirina e immunosoppressori, possono aumentare il rischio di iperuricemia. La gotta non è contagiosa poiché non si può trasmettere da persona a persona, ma esiste una significativa predisposizione ereditaria.

Immagine | Pixabay @Toa55 – Importpharma.it

La gotta è essenzialmente un’infiammazione dolorosa delle articolazioni, spesso caratterizzata da attacchi improvvisi e gonfiori ricorrenti. I sintomi tipici colpiscono principalmente i piedi, con un particolare coinvolgimento dell’alluce, che può gonfiarsi notevolmente in poche ore. Tuttavia, la gotta può interessare anche altre articolazioni come caviglie, ginocchia, talloni, dita delle mani, polsi e gomiti, talvolta coinvolgendo più articolazioni contemporaneamente. Durante un attacco, la pelle intorno all’area colpita diventa rossa, tesa e calda al tatto, e in alcuni casi il dolore può essere così intenso da limitare i movimenti e persino causare febbre. Gli attacchi acuti possono disturbare il sonno a causa della sensazione di forte calore in tutto il corpo. I sintomi solitamente scompaiono entro 5-7 giorni, ma possono essere seguiti da febbre e perdita di appetito come sintomi secondari. È importante notare che le persone con gotta possono anche sviluppare calcoli renali in seguito.

La gotta non è solo una condizione dolorosa e infiammatoria, ma può portare a una serie di complicanze gravi. Il dottor Ranieri Formica, reumatologo, spiega che l’iperuricemia, un livello elevato di acido urico nel sangue, può manifestarsi con attacchi di artrite acuta e il deposito di cristalli di urato monosodico nelle articolazioni e negli organi interni.

I principali rischi e complicazioni legati alla gotta includono:

  1. Depositi tofacei (tofi): Questi rappresentano una caratteristica distintiva della gotta e si presentano come noduli sottocutanei duri. Possono formarsi principalmente intorno alle articolazioni, tendini e borse, raggiungendo dimensioni notevoli, causando deformità e disagio.
  2. Artropatia uratica cronica: I cristalli di urato monosodico, quando si accumulano nei tessuti articolari, causano danni permanenti simili all’artrosi, con deformità e perdita di funzione delle articolazioni coinvolte. Questi danni sono irreversibili.
  3. Gotta viscerale: Questa è una conseguenza dell’accumulo di cristalli di urato monosodico al di fuori delle articolazioni, spesso nei reni. Può causare coliche renali, insufficienza renale acuta e successivamente cronica, e può interessare altri organi come occhi e cuore.

La gestione corretta della gotta è cruciale per prevenire queste complicazioni. Mantenere sotto controllo l’infiammazione e i livelli di acido urico è essenziale per evitare danni articolari irreversibili e proteggere gli organi colpiti. La corretta gestione della malattia è importante anche nelle fasi in cui non si verificano sintomi articolari evidenti al fine di prevenire danni ai reni e ad altri organi.

Lo specialista che si occupa della diagnosi e della cura della gotta è il reumatologo“, ha spiegato il dottor Ranieri Formica. “Molto spesso il primo episodio colpisce l’alluce (articolazione metatarso-falangea del primo dito) e solitamente insorge bruscamente durante la notte, anche se a volte può avvenire anche di giorno. Raggiunge il massimo dell’intensità nelle 24 ore successive ed è caratterizzato da dolore importante, che non permette di sopportare neanche il peso del lenzuolo sul piede. Il gonfiore è ben evidente ed è associato spesso anche a rossore e a un aumento della temperatura della zona interessata. La cute sovrastante l’articolazione appare lucente, arrossata e calda. Anche il ginocchio è spesso interessato e può essere presente anche febbre con brividi“, continua. “In presenza di un quadro clinico simile, il medico curante sarà facilmente in grado di individuare il problema e indicare le prime cure. Successivamente, sarà necessario fissare un controllo con il reumatologo per confermare la diagnosi e impostare il follow-up diagnostico-strumentale, per evitare che compaiano ulteriori complicanze“.

Per diagnosticare la gotta, sono necessari vari test, tra cui:

  1. Esame del sangue: Questo include un emocromo completo e valutazioni della funzionalità renale (come creatininemia, azotemia, uricemia, sodiemia, potassiemia, calcemia, fosforemia), della funzionalità epatica (AST, ALT) e degli indici di infiammazione (come VES, PCR, ferritinemia).
  2. Esame delle urine: Questo test analizza le urine per rilevare la presenza di cristalli di urato e altre anomalie.
  3. Diagnostica per immagini: Questa fase può comprendere radiografie (RX) ed ecografie muscolo-tendinee per esaminare le articolazioni e i tessuti circostanti. In alcuni casi, potrebbe essere necessaria la valutazione del liquido sinoviale, il fluido presente nelle articolazioni, per confermare la presenza di cristalli di urato.

Questi test consentono ai medici di confermare la diagnosi di gotta e valutare l’estensione del danno articolare e le condizioni dei reni e del fegato. La diagnosi precoce e accurata è fondamentale per gestire efficacemente la malattia e prevenire complicazioni future.

Ciò è utile per la diagnosi nel caso di un primo attacco con caratteristiche cliniche classiche“, chiarisce il reumatologo. “Infatti, alterazioni dell’emocromo, della funzionalità epatica, renale e degli indici d’infiammazione sono aspecifici e non permettono di fare diagnosi senza la valutazione attenta del quadro clinico da parte del reumatologo. Nel caso in cui la situazione non fosse clinicamente chiara, è necessario escludere altre forme di artrite“. “A tal proposito è bene eseguire un profilo anticorpale, tramite prelievo di sangue, e valutare la presenza o meno di: Fattore reumatoide, Anticorpi anti-peptidi citrullinati ciclici (ACPA), ANA (IF su cellule HEp-2), Anti-ENA (SSA, SSB, Sm, U1RNP, Scl-70, Jo1), Anti–dsDNA (IF su CrithidiaLuciliae). Dopo la diagnosi iniziale sarà necessario eseguire dei prelievi del sangue periodici per tenere sotto controllo l’andamento della malattia e l’insorgenza di eventuali reazioni avverse ai farmaci utilizzati per la cura“, conclude.

Il trattamento della gotta mira a gestire il dolore durante gli attacchi acuti e a prevenire futuri episodi. Ecco cosa fare:

  1. Alleviare il dolore durante gli attacchi acuti: Per ridurre il dolore durante gli attacchi, vengono utilizzati farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) o corticosteroidi. Questi farmaci aiutano ad alleviare l’infiammazione e il dolore articolare.
  2. Rimedi naturali complementari: In aggiunta al trattamento farmacologico, alcuni rimedi naturali come impacchi di argilla e oli essenziali (come lavanda, timo, pino e basilico) possono essere utilizzati per lenire i sintomi. Massaggi con oli essenziali possono anche apportare sollievo.
  3. Trattamento a lungo termine: Per trattare la gotta in modo continuativo, è importante affrontare la causa sottostante, che spesso è l’iperuricemia, un elevato livello di acido urico nel sangue. Per prevenire futuri attacchi e controllare l’accumulo di acido urico, il medico può prescrivere farmaci per ridurre i livelli di acido urico nel sangue o per aumentare la sua escrezione attraverso i reni. Questo trattamento a lungo termine è cruciale per prevenire recidive e complicazioni a lungo termine come i depositi tofacei e danni articolari.

La gestione efficace della gotta richiede una combinazione di farmaci, cambiamenti nello stile di vita, e rimedi naturali per controllare i sintomi e prevenire episodi futuri. Consultare sempre un medico per una valutazione e un piano di trattamento personalizzato.

Federico Liberi

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