Siamo abituati a pensare che il freddo secchi la pelle, ma se avesse anche dei benefici? Scopriamo di più sul rapporto corpo-inverno
Le raccomandazioni in inverno sono sempre le stesse quando si tratta di freddo: mettere molta crema idratante, non sottovalutare i raggi solari anche in questo periodo dell’anno, fare attenzione alla pelle screpolata e così via. Ma se invece l’inverno e le temperature più rigide avessero qualche vantaggio per la pelle? Soprattutto per quella del viso?
Scopriamo di più sugli aspetti positivi delle temperature invernali per il nostro corpo.
Forse non ci avevi mai pensato, ma anche le giornate invernali più fredde possono essere un toccasana per il corpo. A dircelo sono i ricercatori di tutto il mondo.
Angela Noviello, capo della divisione beauty di Milano Estetica, ha voluto fare un po’ di chiarezza sui benefici che l’acqua fredda può portare alla nostra pelle. Secondo lei, infatti, potrebbe trattarsi di un vero e proprio rimedio naturale per i tanto odiati pori dilatati e non solo:
“Il contatto con l’acqua fredda contrae i vasi sanguigni e restringe i pori, donando al tessuto cutaneo un aspetto più sodo, tonico, levigato, vitale e giovane. Le basse temperature creano, inoltre, un effetto scudo contro i radicali liberi, proteggendo la pelle dallo stress ossidativo e rendendola più resistente. Inoltre la crioterapia assicura un migliore e più agevole scambio dei liquidi linfatici, il che equivale a drenare eventuali ristagni radicati, con il risultato di un volto privo di gonfiori e segni di stanchezza”.
Perciò possiamo dire addio a stanchezza e pori dilatati grazie alla nostra nuova migliore amica: l’acqua fredda.
La crioterapia, ovvero la terapia basata sul freddo, funziona molto bene per tutto il nostro corpo.
Scopriamo in quale ambito viene usata e perché:
Avete presente i video di atleti che si buttano in una vasca da bagno piena di acqua e ghiaccio? Ecco, sappiate che non sono impazziti, anzi: si stanno solo prendendo cura del loro corpo nel migliore dei modi.
Infatti, fare un bagno nell’acqua fredda, aiuta a migliorare il tono muscolare e permette al corpo di recuperare dopo una fase di stress prolungato, provocata ad esempio da un allenamento intenso: defatica i muscoli, permette di smaltire l’acido lattico e ha anche una funzione anestetica, perciò aiuta in caso si dolori muscolari.
La temperatura dell’acqua in questi casi può essere tra i 5 e i 10 gradi. Ma anche alternare caldo e freddo può essere una buona soluzione: ti basterà immergerti per un minuto, stare fuori dall’acqua per 1-2 minuti e poi immergerti nuovamente.
Chi soffre di ritenzione idrica o cellulite può ottenere degli ottimi miglioramenti sfruttando l’acqua fredda. Immergendosi in acqua di basse temperature, infatti, si andrà a stimolare il microcircolo e il sistema linfatico.
In alternativa, si può anche optare per una via di mezzo meno fastidiosa: prendere il doccino della doccia e regolarlo sull’acqua fredda solo per bagnare caviglie e gambe, magari alternando la temperatura da più calda a più fredda.
L’importante è svolgere il movimento dal basso verso l’alto, ovvero partire dalle caviglie e risalire lungo la gamba, solo in questo modo la vostra circolazione ne gioverà.
Ad oggi, in alcuni centri spa particolarmente attrezzati, vengono messe a disposizione dei clienti delle cabine di crioterapia che possono raggiungere temperature ancora più basse. Eccone un esempio:
Il freddo offre molti altri vantaggi per il nostro corpo e per la nostra pelle. Ad esempio, garantisce un effetto anti age alla pelle, rendendola più elastica e tonica. Per quanto riguarda il resto del corpo, invece, aiuta diversi aspetti alla base del nostro benessere come:
In conclusione, il freddo non è solo amico della nostra pelle ma di tutto il nostro corpo. Perciò, cari amanti dell’estate, dovete ricredervi: per quanto le giornate di sole estive in spiaggia siano il vostro momento dell’anno preferito, non potete non ammettere che una bella passeggiata in montagna tra la neve, accompagnati dall’aria pulita e frizzante, vi ha fatti sentire meglio almeno una volta. Perché lo sappiamo? Perché ce lo dice la scienza.
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