Il seitan viene consumato spesso in sostituzione della carne, sotto forma di salsicce, bistecche o hamburger. È un’alternativa alle tradizionali fonti proteiche, essendo un vero e proprio concentrato di glutine. Conosciamo meglio questo alimento
Associato molto spesso ai vegetariani, il seitan è un prodotto alimentare che deriva dal frumento e che si attesta come un concentrato di proteine vegetali, glutine in particolare.
Viene solitamente assunto in alternativa alle tradizionali fonti proteiche di origine animale e il suo nome fu coniato nel 1961 dal filosofo giapponese George Oshawa, il quale sviluppò una dieta macrobiotica.
Il significato della parola “seitan”? Questo termine può essere tradotto in italiano con “è proteina”.
Le caratteristiche del seitan: un’alternativa alla carne
Il seitan è una “carne di grano”, ovvero un alimento a base di glutine di frumento che viene spesso utilizzato come alternativa alla carne, soprattutto all’interno di molte diete vegetariane e vegane.
Si tratta di un cibo che viene preparato estraendo il glutine proprio dalla farina di frumento, sottoponendo l’impasto di farina a una fase di lavaggio, così da rimuovere l’amido.
Questo processo dà come risultato una massa di proteine di glutine, la quale può essere poi lavorata in vari modi, al fine di ottenere un alimento dal sapore e dalla consistenza abbastanza simili a quelli della carne.
Il seitan è ricco di proteine vegetali e può essere utilizzato come ingrediente principale in molti piatti, quali arrosti, stufati, grigliate vegetali o insalate.
Per via della sua malleabilità, il seitan viene solitamente modellato per ricreare delle salsicce, delle bistecche o degli hamburger, con la cottura alla griglia che risulta per molti il metodo di preparazione migliore per gustare questo alimento.
Pro e contro
Essendo un alimento a base di glutine, il seitan non può essere consumato da chi soffre di un’intolleranza al glutine o di celiachia.
Può essere invece assimilato e digerito abbastanza facilmente da tutti gli altri soggetti, risultando una scelta nutriente e versatile grazie alla quale arricchire le proprie opzioni alimentari, soprattutto se non si mangia la carne.
Il seitan è infatti una ricca fonte di proteine, oltre che di altri nutrienti.
Contiene tutti gli amminoacidi essenziali, fatto che lo rende una fonte completa di proteine vegetali, ed è anche un alimento caratterizzato da un basso contenuto di grassi.
Si tratta quindi di un prodotto alimentare magro, benché contenga comunque una piccola quantità di carboidrati.
A chi lo assume, il seitan può fornire anche delle quantità significative di minerali come il ferro, il fosforo e il calcio, oltre alcune vitamine del gruppo B, quali la riboflavina (vitamina B2) e la niacina (vitamina B3), utili nell’esecuzione di alcune funzioni corporee.
Come cucinare il seitan
Il seitan può essere cucinato in diversi modi, essendo facilmente adattabile a varie ricette e stili di cottura.
I più comuni?
- Grigliato o saltato in padella: il seitan può essere tagliato a fette sottili o a cubetti e cotto su una griglia o in una padella, con un filo di olio. Per insaporirlo, è possibile aggiungere delle spezie o marinarlo prima della cottura.
- Stufato o brasato: una volta tagliato a pezzi, il seitan può essere lasciato a cuocere lentamente in un brodo, insaporito con verdure come carote, patate, cipolle ed erbe aromatiche. Oltre al classico brodo vegetale, per conferire maggiore sapore si può utilizzare anche della salsa di soia.
- Fritto: il seitan può essere fritto in una pastella leggera o semplicemente nell’olio. Ciò gli conferirà una consistenza croccante all’esterno, mantenendolo invece morbido internamente.
- Impanato: impanare il seitan con del pangrattato o della farina prima di cuocerlo in forno o friggerlo può conferirgli una consistenza croccante e dorata.
- Marinato: marinare il seitan prima della cottura può dargli maggiore sapore. Classiche sono le marinature a base di salsa di soia, aglio, zenzero, limone o spezie varie.
- Arrosto o sotto forma di involtini: il seitan risulta ottimo se arrostito al forno, con erbe, spezie o ripieni a piacimento. Questo metodo di cottura è particolarmente adatto per creare dei piatti simili al classico roastbeef o a involtini di carne.
- All’orientale: il seitan tagliato a strisce o a pezzetti è perfetto per essere inserito in piatti orientali come il curry, lo stir-fry o il ramen. Parliamo infatti di un alimento che assorbe bene i sapori delle salse e degli aromi, aspetti tipici della cucina asiatica.
Essendo un cibo dal sapore e dalla consistenza abbastanza neutra, il seitan si adatta perfettamente a tutti gli stili di cottura appena elencati, motivo per cui si tratta di un ingrediente perfetto per essere integrato all’interno di innumerevoli ricette.
Quando evitare di assumer il seitan
Come anticipato, il seitan non è un prodotto adatto a tutti.
Il fatto che sia un vero e proprio concentrato di glutine lo rende infatti un alimento che deve essere evitato (o consumato con attenzione) da alcune categorie di persone.
Tra queste rientra sicuramente chi soffre di celiachia o di un’intolleranza al glutine, soggetti in cui il consumo di seitan potrebbe causare spiacevoli reazioni avverse e danni all’intestino.
Anche chi mostra una certa sensibilità al glutine dovrebbe evitare di mangiare il seitan, dal momento che potrebbe scatenare dei sintomi digestivi e altri disturbi correlati.
Il seitan è poi sconsigliato, ovviamente, per chi sta seguendo una dieta senza glutine, oltre che per chi soffre di un’allergia al frumento o ad altri ingredienti utilizzati nella preparazione di questo alimento (è importante prestare sempre massima attenzione alle indicazioni riportate sull’etichette delle confezioni, così da evitare eventuali reazioni allergiche, ndr).
Possibili alternative
Diverse sono le alternative al seitan che è possibile integrare all’interno della propria dieta, soprattutto se si sta provando a evitare il glutine o il frumento nella propria alimentazione.
Tra i cibi a base di proteine vegetali che possono sostituire il seitan troviamo quindi il tofu, il tempeh, i fagioli, le lenticchie, le noci, i semi e le alghe.
Altre possibili alternative sono anche i prodotti a base di carne vegetale, come hamburger vegetali, salsicce o polpette, realizzati con ingredienti come soia, proteine del pisello o altri sostituti vegetali.
Non solo. Esistono pure delle versioni di seitan prodotte con altri cereali e senza glutine, come il grano saraceno o la quinoa.
Si tratta di varianti particolarmente adatte per chi deve evitare il glutine nella propria dieta.