Nella società moderna il mal di schiena resta uno dei disturbi più comuni a livello della popolazione mondiale: ecco quando è meglio non perdere tempo e rivolgersi subito a un medico specialista
Chi ogni giorno sottopone il proprio fisico a ripetuti sforzi è normale che possa poi percepire alcuni dolori alla schiena, una delle aree che risente maggiormente della fatica.
Lo stesso discorso vale però anche per chi trascorre intere giornate seduto a una scrivania, spesso nelle posizioni più scomode e scorrette per la propria postura.
Ne deriva che il mal di schiena resta uno dei disturbi più comuni nella società moderna, tanto che le statistiche raccontano come otto italiani su dieci ne abbiano sofferto almeno una volta nella propria vita.
Accusare qualche dolore alla schiena è assolutamente comune, soprattutto per chi effettua dei lavori usuranti a livello fisico o per chi resta parecchie ore seduto su una sedia da ufficio.
C’è chi è colpito da dolori muscolo-scheletrici, chi da dolori di tipo neuropatico e chi da dolori cosiddetti irradiati (con possibile presenza di un’ernia del disco, ndr).
Parliamo di una serie di dolori molto differenti tra loro e che hanno diversa derivazione e natura.
Alcuni sono più intensi, altri più lievi, alcuni ristretti in un solo punto, altri più estesi.
Come capire allora quando rivolgersi davvero a un medico per un consulto e quanto invece stringere solamente i denti e aspettare che il dolore scompaia?
Stando al parere di medici esperti, è bene rivolgersi sempre a uno specialista nel caso in cui il dolore alla schiena di cui si soffre dovesse restare intenso per svariati giorni o ripresentarsi più volte nell’arco di pochi mesi.
Prendiamo per esempio un caso di lombalgia.
Se questa condizione dovesse risolversi spontaneamente in tre o quattro giorni, allora non sarebbe necessario rivolgersi a un medico.
Nel caso in cui, invece, gli episodi di lombalgia dovessero ripetersi tre o quattro volte nell’arco di uno o due mesi, allora il consiglio è quello di consultare uno specialista e indagare la causa del proprio malessere.
Starà poi al medico decidere se sottoporre il paziente a degli esami strumentali specifici oppure se ciò non sia necessario.
Nella maggior parte dei casi, il mal di schiena si lega direttamente a problemi di natura muscolare o scheletrica e il giusto riposo si rivela la cura più adatta.
Talvolta, però, il mal di schiena può essere sintomo anche della presenza di problematiche più profonde e strutturate.
Per questo, nel caso in cui si percepisca un dolore intenso e persistente, un dolore associato a sintomi neurologici o un mal di schiena notturno, il consiglio è quello di consultare un medico.
Questo discorso vale anche in presenza di un mal di schiena derivante da un trauma o da un incidente improvviso oppure associato a problemi urinari o intestinali.
In questi casi è sempre meglio rivolgersi a uno specialista, così da poter capire quale sia la causa alla base del mal di schiena e se gli organi interni siano tutti in ottimo stato.
Sottovalutare i segnali prodotti dal mal di schiena non è di sicuro una scelta saggia, soprattutto quando essi si legano ad altri disturbi fisici.
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