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Salute

Melanoma, quali sono i sintomi e come si previene

Il melanoma è uno dei tumori cutanei che colpisce in particolar modo gli adulti e la sua incidenza, purtroppo, è in continua crescita. Vediamo quali sono i sintomi più comuni che accompagnano la malattia e quali i possibili trattamenti per prevenirla o curarla

 

In questo approfondimento cerchiamo di capire meglio cosa si intende quando si parla di melanoma.

Da dove ha origine questa malattia e quali effetti può provocare sugli esseri umani? Quali sono i sintomi a cui prestare attenzione e quali i trattamenti di prevenzione che è possibile applicare?

Proviamo a rispondere in maniera approfondita a queste domande, osservando anche quali sono le cure possibili attualmente contro il melanoma.

Melanoma, un tumore della pelle

Il melanoma è un tumore cutaneo che si sviluppa a causa della trasformazione tumorale dei melanociti, cellule della pelle che nell’epidermide svolgono il prezioso ruolo di produrre la melanina.

Immagine | Unsplash @NationalCancerInstitute – Importpharma.it

Quest’ultima è il pigmento che protegge la cute dai possibili effetti dannosi provocati dai raggi solari. Un compito sicuramente molto importante per la salvaguardia della salute degli esseri umani.

In uno stato normale, i melanociti possono anche dar vita a degli agglomerati scuri ben visibili sulla superficie della pelle. Si tratta dei nevi, come sono definiti in ambito medico. I nei, come vengono volgarmente chiamati.

Il melanoma si può dunque originare sia su una cute integra che da nevi preesistenti, i quali possono essere congeniti (presenti sul corpo sin dalla nascita o dalla prima infanzia, ndr) o acquisiti (quelli che fanno la loro comparsa sul corpo con l’avanzare dell’età, ndr).

Da un punto di vista medico, il melanoma viene distinto in quattro diverse tipologie differenti tra loro.

Il più comune è il melanoma a diffusione superficiale, il quale rappresenta circa il 70% di tutti i melanomi cutanei.

Altra forma è il lentigo maligna melanoma e altra ancora il melanoma lentigginoso acrale.

Quarta e ultima tipologia è quella rappresentata dal melanoma nodulare, il quale è considerato il più aggressivo e tocca circa il 10/15% dei pazienti colpiti da melanoma.

Il suo sviluppo, infatti, è molto rapido, in quanto esso invade il tessuto in profondità fin da subito, a differenza degli altri tre tipi di melanoma che all’inizio presentano una crescita solamente a livello superficiale.

Generalmente, il melanoma è un tumore cutaneo che riguarda soprattutto gli adulti di età compresa tra i 40 e i 50 anni.

Trovarlo nei bambini è abbastanza raro, sebbene l’età media alla diagnosi si sia abbassata notevolmente negli ultimi anni.

Secondo quanto riportato da AIRTUM, l’Associazione Italiana Registri Tumori, l’incidenza registra una crescita continua, tanto da essere più che raddoppiata negli ultimi quindici anni.

Va detto, però, che il melanoma corrisponde solamente al 5% di tutti i tumori che colpiscono la pelle degli esseri umani.

I soggetti più a rischio sono sicuramente quelli che si espongono eccessivamente alla luce ultravioletta, la quale può colpire la pelle sia sotto forma dei raggi UVA che di quelli UVB.

Per questo, trascorrere troppo tempo alla luce diretta del Sole può rappresentare un vero pericolo per la salute, in quanto può finire con il danneggiare il DNA delle cellule della cute e dare inizio alla trasformazione tumorale.

Stesso discorso vale per lettini solari e lampade solari, che sono altre due tipologie di sorgenti di raggi ultravioletti. Esse devono sempre essere utilizzate con attenzione e misura.

Un ulteriore fattore di rischio è anche l’insufficienza del sistema immunitario, la quale può essere stata provocata da precedenti trapianti o chemioterapie, così come anche alcune malattie ereditarie (es: lo xeroderma pigmentoso, ndr).

Maggiormente a rischio di contrarre un melanoma sono pure quelle persone la cui pelle presenta molte lentiggini o parecchi nevi, oltre che i soggetti dotati di capelli, occhi e cute chiara.

Tra i soggetti più a rischio rientrano anche coloro che hanno dei parenti stretti colpiti a loro volta da un melanoma o che hanno già avuto un melanoma in precedenza.

Sintomi, prevenzione e cure

Uno dei sintomi più comuni che può indicare la presenza di un melanoma è il cambiamento nell’aspetto di un nevo o la comparsa di uno nuovo sulla pelle.

Immagine | Unsplash @NationalCancerInstitute – Importpharma.it

Questo mutamento può essere osservato prestando attenzione a cinque aspetti specifici, riassumibili nella sigla ABCDE.

Si tratta dell’asimmetria nella forma (un melanoma è irregolare, ndr), dei bordi irregolari e indistinti, del colore variabile (sfumature diverse nello stesso nevo, ndr), delle dimensioni in aumento (tanto in larghezza quanto in spessore, ndr) e dell’evoluzione piuttosto breve (un melanoma presenta rapidi cambiamenti di aspetto, ndr).

Altri sintomi comuni sono un nevo che inizia a prudere o sanguinare o, anche, un nevo circondato da un’area arrossata o da un nodulo.

In tutti questi casi, è opportuno rivolgersi subito a un medico specialista, così da poter capire se si è davvero in presenza di un melanoma oppure no.

Per quanto riguarda la prevenzione, la prima regola per ridurre il rischio di sviluppare tumori della pelle (melanomi compresi, ndr) è sicuramente quella di esporsi in maniera moderata al Sole fin da bambini (fondamentale è l’utilizzo della crema solare, ndr).

Da evitare è una esposizione prolungata e troppo diretta, la quale può provocare anche delle ustioni.

Per questo, il consiglio è sempre quello di proteggere la pelle nelle ore più calde della giornata (dalle 10:00 alle 16:00, ndr) e di ridurre al minimo o – ancora meglio – evitare l’uso di lettini e lampade abbronzanti.

Regole che sarebbe meglio seguire in ogni fase d’età, ma alle quali prestare massima attenzione soprattutto da bambini.

Il processo di trasformazione tumorale, infatti, può essere anche molto lungo e derivare direttamente da un’alterazione avvenuta in età pediatrica.

Altrettanto importante, in termini di prevenzione, è eseguire una mappatura periodica dei nevi, sottoponendosi a una visita dermatologica approfondita.

Per attestare la presenza di un melanoma, è invece necessario sottoporsi a una visita medica completa, durante la quale può essere usata anche la tecnica dell’epiluminescenza.

In presenza di segnali sospetti, può seguire una biopsia di un campione di tessuto, oltre che esami di diagnostica quali una radiografia del torace, una TAC, una PET e una risonanza magnetica, così da definire le eventuali aree in cui il tumore si è esteso.

Passando alla cura, attualmente esistono varie opzioni di trattamento per il melanoma.

La prima scelta è la chirurgia, la quale risulta particolarmente efficace soprattutto nella prima fase del tumore.

Altre vie percorribili sono l’immunoterapia e la terapia a bersaglio molecolare, oltre che la chemioterapia, tecnica usata prevalentemente per curare la malattia in fase avanzata.

A influenzare direttamente la scelta del trattamento è, infatti, proprio lo stato di evoluzione del melanoma.

Radioterapia e terapie loco-regionali sono altre due possibili cure.

Marco Garghentino

Brianzolo dal 1996, ho sempre pensato che la comunicazione sia la principale arte che l’uomo ha sviluppato nei secoli. Amo lo sport, conoscere il Mondo ed essere informato. Ogni vita ha una storia e spesso vale la pena raccontarla.

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