Vediamo per quali motivi è possibile che si formi della muffa in casa e quali danni può provocare alla salute di chi ci vive. Ecco qualche consiglio su come ci si dovrebbe comportare per toglierla o per prevenirne la comparsa
Scoprire di avere della muffa in casa non è sicuramente piacevole.
Oltre che essere disturbante e orrenda dal punto di vista estetico, la muffa può provocare anche vari danni alla salute delle persone, motivo per cui non si dovrebbe mai accettare di convivere con questo indesiderato coinquilino.
Scopriamo insieme perché si forma e quali rimedi è possibile adottare per prevenirne eventualmente la comparsa.
La muffa altro non è se non l’insieme di alcuni funghi microscopici, i quali sono soliti perdere le proprie spore durante la fase di crescita, finendo con il disperderle nell’aria soprattutto nella stagione estiva e in quella autunnale.
La muffa ama svilupparsi con rapidità in ambienti contraddistinti da un clima caldo e umido, oltre che in luoghi scarsamente illuminati o su materiali e oggetti umidi.
Per questo, accade spesso che si possa trovare della muffa su alcuni muri di casa, sulle pareti di una doccia o di una vasca da bagno, all’interno degli umidificatori o dei sistemi di condizionamento dell’aria la cui manutenzione e pulizia non viene svolta regolarmente.
La muffa si forma anche dove c’è condensa, come sulle finestre di casa o sulle pareti perimetrali.
La causa è solitamente il mancato ricambio d’aria nel luogo in cui si nota la crescita di una muffa, ma esistono anche altri fattori scatenanti.
Umidità e calore eccessivo sono altre due condizioni che promuovono il proliferare della muffa, motivo per cui può accadere di ritrovarsi con della muffa in casa.
Essa si presenza con delle inconfondibili chiazze presenti solitamente sui muri, dove provoca anche dei danni all’intonaco.
Ciò che non si vede visivamente sono, però, i danni che la muffa provoca per la salute.
Diversi studi eseguiti nel corso degli anni hanno dimostrato come l’esposizione prolungata alle muffe e all’umidità possa essere associata alla presenza di sintomi respiratori, come l’asma, e danni funzioni respiratori.
Il Ministero della Salute, per esempio, ha sottolineato come esistano evidenze scientifiche che collegano la presenza della muffa in casa all’emergere della tosse notturna e diurna nei bambini tra i 6 e i 12 anni, così come anche dell’asma e di una maggiore sensibilità agli allergeni inalati.
Secondo quanto emerso dai vari studi, la muffa può portare a sviluppare allergie respiratorie, rinite allergica, congiuntivite, affaticamento fisico, dermatiti, difficoltà di concentrazione e la già citata asma.
Fondamentale è quindi liberarsi prontamente della muffa nel caso in cui la si noti in qualche zona della propria casa o su qualche superficie.
Come? Esistono diversi prodotti chimici per eliminare la muffa, ma essi riescono essenzialmente a togliere soltanto lo strato superficiale, senza riuscire a raggiungere lo strato più in profondità.
Inoltre, è giusto ricordare come i prodotti antimuffa non prevengano la comparsa della stessa.
Per ostacolare la crescita della muffa, l’azione che bisogna abituarsi a svolgere quotidianamente è quella di arieggiare tutte le stanze della casa, soprattutto quelle più esposte al rischio contaminazione.
Servirebbe quindi spalancare le finestre almeno una volta all’ora e lasciar circolare nuova aria nella stanza.
Ciò, però, non sempre è fattibile, per vari motivi (calo della temperatura, impossibilità fisica di farlo, tempistiche, ecc.).
Per questo, una buona soluzione potrebbe essere quella di installare nella propria abitazione un sistema di ventilazione meccanica controllata, in grado di cambiare continuamente l’aria presente nei vari locali.
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