Il pane non fa ingrassare se viene assunto nelle giuste quantità. Ecco qualche accorgimento per chi non vuole rinunciarci
Quanto pane mangiare al giorno è sicuramente uno dei dubbi più comuni a tavola, specialmente quando si vuole seguire un’alimentazione sana ed equilibrata.
Spesso, infatti, è proprio questo uno degli alimenti che ha la cattiva fama di far ingrassare: preparato secondo tradizione oppure arricchito con ingredienti diversi da quelli classici quali i semi, le noci, le spezie, è un alimento così appetitoso che è difficile resistere alla voglia di mangiarlo.
Sarà forse per il suo alto contenuto di triptofano, un aminoacido essenziale presente nella farina che in sinergia con gli altri nutrienti di cui è ricco tra cui le vitamine del complesso B favorisce la sintesi degli ormoni del buonumore tra cui la serotonina.
Quindi moderarne le quantità è essenziale. Ma per mantenersi in forma e in salute quanto pane mangiare al giorno? Per rispondere ai dubbi più comuni su questo alimento continuate a leggere!
Il pane però è uno degli alimenti ad alto indice glicemico il cui consumo particolarmente eccessivo è associato in diversi studi a un rischio maggiore di andare incontro a problemi di salute tra cui il diabete di tipo 2, la sindrome metabolica, le malattie cardiache, il sovrappeso.
Il pane è un alimento che può fare molto bene se fa parte di una dieta equilibrata. Dal punto di vista nutrizionale è principale fonte di carboidrati complessi, macronutrienti essenziali per l’organismo, inoltre apporta fibre che aiutano alla digestione e favoriscono un buon senso di sazietà – non in tutti però! Ad esempio le fibre del pane di segale non sono molto digeribili, poiché possono irritare il colon e causare gonfiore -.
A questo si aggiungono tante altre sostanze nutritive che possono favorire una dieta sana ed equilibrata quali calcio, manganese, zinco, magnesio e ferro.
In commercio esistono diversi tipi di pane, ma quale è meglio prediligere? L’ideale sarebbe scegliere un tipo di pane preparato esclusivamente con farina integrale oppure multigrano, piuttosto che quello a base di farina raffinata 0 o 00.
È importante anche scegliere il pane a lievitazione naturale, poiché il lievito al suo interno rallenta l’assorbimento degli zuccheri da parte dell’organismo.
Così facendo si aumenta maggiormente l’apporto di fibre, sia solubili che rallentano l’assimilazione degli zuccheri assicurando un maggiore senso di sazietà, sia di quelle insolubili che contribuiscono alla funzionalità dell’apparato digerente e facilitano il transito intestinale, oltre a tanti altri nutrienti.
“Anche quando si acquista questo alimento è importante però soffermarsi con attenzione alla lista degli ingredienti ed evitare i tipi di pane in cui sono presenti anche zuccheri aggiunti, conservanti e additivi” commenta il nutrizionista Claudio Frasson.
Per quanto riguarda la quantità di pane da mangiare dipende dalle proprie esigenze nutrizionali e dal livello di attività fisica che si svolge.
In generale una porzione di pane (che sia una fetta o un panino di circa 50/70 grammi) per pasto rappresenta una quantità ragionevole.
Occorre poi bilanciare il consumo complessivo di carboidrati nel corso della giornata evitando per esempio di esagerare con altri alimenti che li contengono tra cui i cereali in chicco e i loro derivati come la pasta ed evitare condimenti ad alto contenuto calorico. Una fettina di pane da 50 grammi fornisce già all’incirca 130 calorie.
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