Scopri cos’è l’anuptafobia, la paura di rimanere single, quali sono i sintomi e come si può affrontare questa ansia.
Temi l’idea di rimanere non sposato? Questo potrebbe essere un segno di anuptafobia. Questo intenso disagio si presenta in vari modi, scopriamo i suoi sintomi. Un corso ECM fornisce una spiegazione dettagliata.
L’anuptafobia consiste in una paura intensa e irrazionale di rimanere celibe o di non essere impegnati in una storia d’amore. Questa paura patologica sottolinea la complessità di reperire un compagno con cui trascorrere l’esistenza e può determinare gravi disturbi psicologici. Entrambi i generi possono essere influenzati da questo stato e può condurre a condotte ossessive nella determinazione di una relazione sentimentale.
L’anuptafobia viene talvolta erroneamente identificata come necessità affettiva eccessiva o confusa con stati di ansia e depressione. I sintomi mentali legati a questa paura possono essere molto variabili e possono essere collegati a differenti disturbi presenti nel Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-5). Questa fobia è classificata tra le fobie specifiche, che sono state tra i primi fenomeni patologici mentali ad essere studiati e caratterizzati.
La paura provocata dall’anuptafobia è eccessiva rispetto alla vera minaccia presentata dallo stimolo. Un individuo afflitto da questa paura patologica prova stati di apprensione e paura estrema quando è esposto all’oggetto della sua fobia e, molto spesso, si sforza di eludere situazioni in cui potrebbe venire a contatto con tale stimolo.
Il timore principale in questo scenario è l’isolamento. Gli individui affetti da anuptafobia possono adottare condotte volte a schivare la solitudine, sia a breve che a lungo termine. Tale fobia si esprime attraverso stati di ansia incontenibile o crisi di panico, e le risposte del corpo possono comprendere tachicardia, vertigini, problemi allo stomaco, e altri segni come arrossamento, sudorazione eccessiva e tremori.
La cultura svolge un ruolo significativo nell’anuptafobia, dato che nelle molte società esiste l’intenso impulso a stabilirsi e costruire un’esistenza autonoma con un compagno. L’aspettativa sociale può spingere gli individui ad ingaggiarsi in numerose relazioni, nella speranza di trovare il compagno “perfetto”. Quelli che patiscono di tale fobia possono ritrovarsi con il problema di divincolarsi da rapporti nocivi e la necessità continua di cercare un compagno. Un anuptafobico, di fronte alla prospettiva di rimanere da solo, potrebbe soffrire di attacchi di panico.
La paura chiamata anuptafobia può emergere in vari periodi della vita e si distingue per un comportamento ossessivo. Può presentarsi sotto forme di diversa gravità e può apparire all’improvviso o svilupparsi gradualmente. Simile a molte altre fobie, è una paura irrazionale che si manifesta attraverso disturbi deliranti e sistematici.
Una persona che soffre di anuptafobia mostra certi sintomi specifici. In primo luogo, quanti soffrono di questa fobia tendono ad essere costantemente in una relazione. Dopo una rottura, invece di affrontare il dolore e trarre insegnamenti da essa, un anuptafobico cerca prontamente un nuovo compagno come sostituto.
Il fatto non offre la possibilità di esaminare potenziali errori o omissioni, né di “gustare” lo stato di solitudine. Inoltre, l’individuo con anuptafobia non seleziona i suoi compagni, ma li subisce, accettando anche un individuo che non avrebbe considerato in altre situazioni, per evitare di essere solo. Se qualcuno esprime dubbi sulla recente relazione, l’individuo anuptafobico nega e cerca sempre più di estraniarsi dalla realtà.
Un altro indicatore è la tendenza a mantenere rapporti dannosi o caratterizzati da disonestà, tradimenti, o mancanza di fedeltà personale o del partner.
È possibile che una persona non interrompa completamente i suoi legami passati, non tanto per mantenere un’amicizia, ma per avere un piano di contingenza in caso di necessità. Inoltre, chi soffre di anuptafobia può finire per perdersi nelle sue relazioni, cambiando i suoi ideali, modelli, preferenze e valori solo per compiacere e emulare il suo partner. In alcune situazioni, uno può anche sacrificare completamente se stesso per l’altro.
Sintomi
Allo stesso modo di altre paure irrazionali, l’angoscia che scaturisce dal sperimentare questa sorta di terrore può costituire il principale motivo di sofferenza. In particolare, ci sono vari elementi di preoccupazione: l’inquietudine alla prospettiva di rimanere soli e alla vista di altri in relazioni; l’incapacità di partecipare a qualsiasi evento che implichi coppie, come feste per annunci di matrimonio, nozze o eventi legati alla nascita di un bambino.
Riguardo ai sintomi fisici, essi possono sorgere all’improvviso. L’individuo affetto da anuptafobia potrebbe avvertire la severità fisica di questi sintomi, sia singolarmente che in combinazione:
Nel corso di un attacco di panico o in altre situazioni, un individuo afflitto da anuptafobia può provare una varietà di sintomi psicologici. Questi possono includere:
L’individuo potrebbe anche avere una percezione di colpevolezza, potrebbe sentirsi isolato e disperato e potrebbe percepirsi come disconnesso dal mondo circostante. Alcuni sintomi potrebbero essere la confusione, la difficoltà a concentrarsi, la rabbia, l’irritabilità e le variazione di umore.
Diagnosi
Nel corso di un attacco di panico o in altre situazioni, un individuo afflitto da anuptafobia può provare una varietà di sintomi psicologici. Questi possono includere:
L’individuo potrebbe anche avere una percezione di colpevolezza, potrebbe sentirsi isolato e disperato e potrebbe percepirsi come disconnesso dal mondo circostante.
Alcuni sintomi potrebbero essere la confusione, la difficoltà a concentrarsi, la rabbia, l’irritabilità e le variazione di umore.
I soggetti affetti da fobia tendono a schivare le circostanze che scatenano la loro primaria paura, ovvero rimanere senza una relazione sentimentale.
Questo timore, ansia e atteggiamento di evasione causano un notevole sconforto che condiziona negativamente la loro capacità di funzionare a livello sociale o lavorativo.
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