Primo soccorso, tutto quel che bisogna sapere per prestarlo in modo efficace

Primo soccorso, quali sono le regole base da rispettare? In una situazione di emergenza ogni istante può essere importante, ecco perché è bene sapere come muoversi e cosa fare.

In situazioni di emergenza è importante l’aiuto di tutti. Ci sono momenti in cui ogni istante potrebbe fare la differenza tra la vita e la morte di una persona. Per questo motivo è bene essere preparati e sapere come muoversi anche se non si è medici o soccorritori specializzati. Poche semplici mosse possono dare una mano a chi poi presterà soccorso in maniera professionale e salvare la vita di chi è stato coinvolto in un incidente o ha accusato un malore, sia esso al lavoro, per strada o in qualsiasi altro luogo. È importante, infatti, capire fin da subito che le nozioni di primo soccorso non sono prerogativa soltanto del personale specializzato, ma di tutti. A chiunque può capitare di avere a che fare con un incidente o, in generale, con un’emergenza.

Primo soccorso, le regole da seguire

Partiamo, prima, dalla definizione di primo soccorso: “è l’insieme delle azioni che permettono di aiutare, in situazioni di emergenza, una o più persone in difficoltà, vittime di traumi fisici o psicologici o malori improvvisi, nell’attesa dell’arrivo dei soccorritori qualificati”. Per legge, chi assiste come testimone ad un evento con malore improvviso, trauma, incidente stradale ecc. è tenuto ad avvisare le autorità chiamando il 118 e ad attendere l’arrivo dei soccorsi senza allontanarsi (in caso contrario si potrebbero configurare gli estremi del reato di omissione di soccorso). Se si riuscissero, però, a mettere in atto alcune semplici pratiche, si darebbe una grossa mano ai soccorritori che arriveranno a breve.

Kit di primo soccorso
Immagine | Unsplash @Mat Napo – Importpharma.it

Ecco, in questo, senso, alcune regole da seguire:

  • Non spostare l’infortunato a meno che non esistano gravi motivi per farlo.
  • Chiedere il prima possibile l’intervento dell’autoambulanza.
  • Non correre rischi personali. Accertarsi sempre che la scena sia sicura.
  • Non farsi prendere dal panico.
  • Non dare medicinali, effettuare diagnosi o seguire manovre di competenza medica.
  • Non considerare morto l’infortunato (solo un medico può constatare la morte).
  • Evitare l’affollamento e la confusione.
  • Dare conforto all’infortunato. Evitare commenti sul suo stato, anche se sembra incosciente.
  • Se non respira, liberare la bocca da eventuali ostruzioni; mantenere aperte le vie aeree; iniziare la respirazione artificiale con 4-5 rapide insufflazioni.
  • Se la situazione non è urgente, fare il minimo possibile.

Come vedete, si tratta di accorgimenti in alcuni casi molto semplici, ma che possono avere un impatto importante sugli sviluppi di quanto sta accadendo.

Le emergenze sul posto di lavoro

Se quello di cui abbiamo parlato fino ad ora riguarda spazi in cui si può venire coinvolti in maniera casuale in un’emergenza, diverso è il discorso quando si parla di posti di lavoro. Lì, per legge, esiste un addetto al primo soccorso che viene nominato direttamente dal datore di lavoro e opportunamente formato per far fronte ad eventuali emergenze. Questa nomina rientra negli obblighi del datore di lavoro e il mancato adempimento può portare all’arresto da 2 a 4 mesi, o in alternativa a una sanzione che va dai 750 euro ai 4000 euro.

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