Andiamo alla scoperta della silent walk, la camminata silenziosa che sempre più persone stanno sponsorizzando sui social network. Di cosa si tratta? Quali benefici può portare a chi la pratica con regolarità? Proviamo a fare un po’ di chiarezza
Camminare in solitaria per mezz’ora almeno due volte a settimana, senza cellulare tra le mani, senza auricolari nelle orecchie, senza alcun compagno di viaggio se non i propri pensieri.
È una delle nuove mode che sta spopolando sempre di più su TikTok e sugli altri social network nelle ultime settimane.
Si chiama silent walk, la camminata silenziosa, e permette di concentrarsi esclusivamente sui propri pensieri, abbandonando per qualche istante tecnologie e arti che sono ormai solite accompagnare la vita di chiunque, minuto dopo minuto.
Capiamo meglio di cosa si tratta e quali benefici questa pratica può portare.
Un ritorno all’antico. Una riscoperta del piacere del semplice movimento e dell’importanza del riuscire ad ascoltare i propri pensieri.
Questa è la silent walk, la camminata silenziosa il cui scopo è quello di restare da soli con se stessi, in esclusiva compagnia della propria mente.
Nella società che conosciamo oggi è estremamente raro imbattersi in una persona che cammina in totale solitudine.
Solitamente, chiunque durante una passeggiata tiene un cellulare tra le mani, risponde a dei messaggi, effettua delle chiamate, scrive delle e-mail o ascolta della musica.
È quasi impossibile trovare qualcuno che non compia neppure uno di questi gesti mentre cammina.
Un insieme di pratiche che altro non sono se non lo specchio della modernità che ci siamo creati. Un presente frenetico e alla costante ricerca di un supporto o di una novità.
La silent walk abbatte questo concetto e prova a riportare le lancette dell’orologio indietro nel tempo.
In un periodo in cui una passeggiata aveva un valore meditativo, talvolta religioso, sempre contemplativo.
Un tempo nel quale la tecnologia non esisteva e gli unici compagni di camminata potevano essere i propri pensieri più profondi.
Per questo, sembra quasi un controsenso come a ridare lustro alla camminata contemplativa, alla ormai cosiddetta silent walk, siano stati i social network e le condivisioni virtuali di passeggiate la cui natura dovrebbe tenerle ben distanti e scisse da un mondo che non sia quello reale.
Nella modernità succede, però, anche questo.
Perché non approfittare, allora, di tale sprazzo di popolarità per indagare più nel profondo cosa sia la silent walk e quali benefici possa realmente portare a chi la pratica con costanza?
Come anticipato in precedenza, la camminata silenziosa permette di concentrarsi sul “qui e ora”, su quello che sta accadendo veramente davanti ai nostri occhi nell’esatto luogo in cui ci troviamo e non altrove nel Mondo.
È una sorta di passeggiata di isolamento, un ritaglio di tempo fortemente personale, un’auto-seduta di psicoanalisi.
La silent walk permette di concentrarsi sui propri pensieri, senza lasciarsi distrarre da alcunché.
L’unica cosa che conta mentre si è impegnati in una camminata silenziosa è ascoltare quello che la propria mente ha da dire al proprio io.
Una pratica che permette di dare inizio a un dialogo interiore, il cui scopo è quello di imparare ad ascoltare se stessi, le proprie preoccupazioni, i propri sogni e desideri.
Durante una silent walk è, quindi, fondamentale farsi delle domande mentali e cercare di darsi delle risposte.
È importante pensare ai piccoli problemi quotidiani, ma anche indagare cosa stia condizionando più profondamente, nel bene o nel male, la nostra vita.
Per farlo basta indossare un paio di scarpe comode, scegliere un luogo non troppo affollato e privo di pericoli, lasciare in tasca cellulare e auricolari e iniziare a camminare con le orecchie tese al suono prodotto dai propri pensieri.
Come avrete ormai capito, la silent walk è momento di meditazione, una sorta di pellegrinaggio il cui luogo di culto finale da raggiungere non è nulla di fisico, bensì esclusivamente una maggiore consapevolezza di se stessi.
A beneficiarne è, quindi, lo spirito, il quale riesce così a ritagliarsi per sé un attimo di tempo che altrimenti non riuscirebbe mai a trovare nell’arco di una giornata frenetica e scandita dal rapido susseguirsi di azioni di ogni genere.
Oggigiorno, riuscire a non distrarsi per qualche istante è diventato pressoché impossibile.
Troppi sono gli stimoli che il nostro cervello riceve in continuazione dall’esterno per potersi focalizzare esclusivamente sulla propria interiorità.
Restare soli con i propri pensieri suscita spesso un sentimento di noia in molta gente e di paura in molta altra.
Sensazioni negative che non si vorrebbero mai vivere e che, per questo, porta la maggior parte delle persone a tenere sempre impegnata la propria testa, così da non dover mai rendere conto ai propri pensieri.
La silent walk ricerca, invece, esattamente l’opposto.
Libera la mente dal superfluo e pone il focus sul pensiero. Proprio quello che amavano gli antichi, basti pensare ai Greci o ai Romani.
Non è un caso, infatti, se tali popoli riuscivano a formare grandi pensatori, le cui opere leggiamo con ammirazione ancora oggi, mentre nella modernità questo aspetto d’eccellenza si sta perdendo sempre di più.
Praticare la silent walk può portare grossi benefici agli esseri umani.
Innanzitutto, permette di entrare in contatto più stretto con la natura che ci circonda, ammirandola per quello che è e rispettandola nella sua complessità e interezza.
In secondo luogo, la camminata silenziosa consente di conoscere meglio se stessi, riportando a galla i sentimenti più profondi e che molto spesso si tende a soffocare negli abissi del proprio io, per non correre il rischio di doversi confrontare con essi.
Ascoltare i propri pensieri è, invece, fondamentale per operare una crescita personale e capire in quale direzione provare a spingere la propria vita.
Da un punto di vista fisico e atletico, accumulare almeno trenta minuti di silent walk per due o tre volte alla settimana permette anche di tenersi maggiormente in forma, portando così benefici anche al proprio organismo.
È indubbio come il tenersi in movimento sia indispensabile per preservare la propria salute e il poterlo fare senza distrazioni di alcun genere consente di allenare il corpo nello stesso istante in cui si attiva anche la mente.
Un consiglio è sempre quello di compiere la propria camminata con regolarità, senza lasciar passare troppo tempo tra una passeggiata e l’altra, e nelle ore più miti della giornata.
Una camminata alla mattina presto, prima o dopo cena può aiutare a liberarsi dallo stress e a sentirsi più rilassati e felici.
Un valido aiuto per molte persone, tenendo sempre ben presenti le proprie necessità.
La silent walk è, infatti, una pratica consigliata per molti, ma non a tutti.
In alcuni casi, per chi sta attraversando un periodo complicato della propria vita, passare del tempo in compagnia di altre persone e lasciarsi distrarre da loro può essere molto più utile e salutare che trascorrere del tempo in solitaria con i propri pensieri.
Per questo, nel caso in cui si avverta qualche disagio nel restare da soli, è sempre consigliato rivolgersi a un medico specialista, così da poter godere di un reale supporto, senza alcuna vergogna.
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