Un nuovo studio medico ha provato a stabilire una volta per tutte se esporsi alla luce del Sole possa condizionare davvero l’umore degli esseri umani e agire come antidepressivo. Ecco la risposta che in molti aspettavano da tempo
La luce del Sole è sicuramente uno degli aspetti naturali che più di tutti accompagna la vita quotidiana degli esseri umani.
C’è chi ama lasciarsi baciare dal calore dei raggi solari e chi invece preferisce chiudersi in una stanza ed esporsi alla luce naturale soltanto se necessario.
Chi per necessità o volontà trascorre la maggior parte delle ore della propria giornata all’aria aperta e chi, per i medesimi motivi, in un luogo coperto, dove neppure la potenza del Sole riesce ad arrivare.
Stili di vita diversi per persone diverse e i cui umori sono spesso condizionati dall’esposizione più o meno prolungata al Sole. O almeno, questo è quello che si è sempre creduto.
Quando una persona è sorridente e felice, si è spesso portati a definirla come “solare” nella lingua italiana.
La nostra cultura, infatti, ha sempre associato il Sole e la luce da esso prodotta a uno stato generale di benessere e gioia, a dei sentimenti positivi.
“La luce del Sole fa bene all’umore e riduce la depressione”, hanno spesso ribadito molti professionisti come medici e psicologi, alimentando la diffusione di un pensiero che globalmente è stato recepito talvolta da molti come una verità e da altri come un semplice mito.
A provare a fare chiarezza una volta per tutte ci ha provato, allora, uno studio pubblicato sulla rivista Nature Mental Health a firma di Angus C. Burns, Daniel P. Windred, Martin K. Rutter, Patrick Olivier, Céline Vetter, Richa Saxena, Jacqueline M. Lane, Andrew J. K. Phillips e Sean W. Cain.
Si tratta di una ricerca che è riuscita a dimostrare come il Sole possa essere considerato veramente un potente antidepressivo.
Infatti, stando allo studio proposto, tutte quelle persone che ricevono più luce solare durante il giorno e meno di notte hanno minori probabilità di soffrire di problemi di salute mentale.
Tra questi rientrano l’ansia, la depressione, l’autolesionismo e la psicosi.
Tutte problematiche che è più facile ritrovare in quei soggetti che trascorrono la maggior parte della propria vita in ambienti bui o illuminati dalla luce artificiale.
Non solo. I ricercatori sono riusciti anche a scoprire che proprio la luce artificiale potrebbe anche interferire con l’impostazione del cosiddetto ciclo circadiano, creando spiacevoli conseguenze per la salute del cervello e di altre aree del corpo umano.
Ma come si è arrivati a questa scoperta?
In pratica, gli studiosi hanno analizzato le relazioni esistenti tra geni e salute in oltre 100.000 persone, ai cui polsi sono stati posti dei rilevatori di attività dotati, tra le altre cose, anche di sensori solari.
È così che i ricercatori hanno ottenuto dei dati abbastanza uniformi e che hanno mostrato come a una maggiore esposizione alla luce notturna si associ spesso un disturbo depressivo maggiore auto-riferito, oltre a un disturbo d’ansia e altri disturbi di salute mentale.
Discorso diverso per quanto riguarda una maggiore esposizione alla luce solare, la quale si lega a un rischio decisamente inferiore di sviluppare uno di questi disturbi di salute o mentali.
Più nel concreto, i dati raccolti dallo studio in questione hanno dimostrato che un’eccessiva esposizione alla luce notturna ha portato all’aumento del 20% dei sintomi associati a disturbi psichiatrici.
Trascorrere troppe ore in ambienti chiusi e alla sola esposizione della luce artificiale (in particolare la luce blu, ndr) provoca diversi scompensi sui ritmi circadiani e sopprime la produzione di melatonina, ovvero di quell’ormone che favorisce anche il sonno.
Ciò porta a peggiorare la qualità del sonno stesso, condizione a cui si lega una maggiore irritabilità e insoddisfazione.
Da qui la maggior facilità di sviluppare sintomi depressivi e di provare emozioni negative.
Per questo, la società moderna in cui ci siamo abituati a vivere sta avendo ripercussioni spesso negative sulla nostra salute.
Oggigiorno sempre più persone sono portate a trascorrere parecchie ore della propria giornata in ambienti chiusi, davanti allo schermo di un pc o di uno smartphone e con relazioni interpersonali ridotte al minimo.
Tutte caratteristiche negative per l’uomo, come sottolineato anche da Angus C. Burns, prima firma dello studio sopra citato e professionista operante presso l’Harvard Medical School:
“Gli esseri umani al giorno d’oggi trascorrono circa il 90% della propria giornata in ambienti chiusi, sotto un’illuminazione elettrica che è troppo debole per ciò che i nostri corpi si aspettano dal Sole. Questa situazione ha prodotto un’umanità cronicamente sottoesposta alla luce del giorno e cronicamente sovraesposta alla luce notturna”.
Un pensiero dal quale si può estrapolare facilmente una considerazione finale: la luce del Sole fa bene alla salute, quella artificiale no.
Detto di come il Sole possa agire efficacemente come antidepressivo, vediamo ora quali sono altri benefici importanti che l’esposizione alla luce solare può portare agli esseri umani.
Abbronzarsi, per esempio, può far bene alla salute, in quanto l’esposizione solare porta benefici sia al cuore che alle difese immunitarie.
I raggi del Sole permettono di accumulare la vitamina D di cui si ha bisogno nell’arco di una giornata (40 unità, ovvero tra i 20 e i 25 nanogrammi per millilitro, ndr) e alimentano anche la produzione di melatonina.
Avere un giusto quantitativo di vitamina D in corpo è un aspetto fondamentale, in quanto porta a rafforzare le ossa e a diminuire il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, depressione o infertilità.
L’esposizione alla luce del Sole è, quindi, molto importante per ricavare l’energia necessaria per poter affrontare le varie azioni della giornata e sviluppare un corpo più sano.
Il Sole, infatti, è considerato anche uno dei migliori alleati del sistema immunitario.
Fondamentale è la moderazione con la quale ci si espone alla luce del Sole.
Se passare troppe ore al chiuso fa male, infatti, anche trascorrere troppe ore all’esposizione diretta al Sole può provocare tumori della pelle, scottature, insolazioni e complicanze mediche.
Per questo, è sempre opportuno ricorrere alle giuste protezioni (es: crema solare) e agire con equilibro.
Solo così si potrà godere davvero dei benefici portati dal Sole, evitando invece i rischi.
Per sentirsi più felici, energici e in salute non serve bruciarsi, disidratarsi o arrivare all’estremo.
Come dicevano gli antichi, la virtù sta nel mezzo e ciò vale anche per l’esposizione alla luce del Sole.
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