Stress da lavoro e sindrome di Burnout. Come riconoscerlo e alcuni consigli che vi aiuteranno a superarla e aumentare la produttività
Ebbene sì, lo stress da lavoro esiste ed è riconosciuto anche dall’OMS (Organizzazione Mondiale della sanità).
Si tratta di una vera e propria sindrome che prende il nome di burnout, termine inglese che significa letteralmente esaurito, bruciato, scoppiato ed è entrato ufficialmente a far parte della International Classification of Disease (ICD), il testo di riferimento globale per tutte le patologie e le condizioni di salute.
Questa sindrome è un insieme di sintomi che derivano da una condizione di stress cronico associato all’ambiente lavorativo, una fonte di ansia quotidiana e persistente che non si riesce più a gestire.
Lo stato di malessere che deriva da questa patologia è strettamente collegato alla risposta individuale che ciascuno di noi ha in una situazione lavorativa altamente logorante dal punto di vista psico-fisico.
Il termine burnout è apparso la prima volta nel mondo dello sport, nel 1930, per indicare l’incapacità di un atleta, dopo alcuni successi, di ottenere ulteriori risultati e/o mantenere quelli acquisiti.
Il burnout era dunque quella condizione in cui svolgere un’attività sportiva impegnava a tal punto corpo, mente e spirito che la persona, superata una certa soglia, “scoppiava” con conseguente stato di esaurimento psicofisico ed emozionale.
Soltanto poi negli anni ’70 il termine è stato allargato alla sfera lavorativa, dalla psichiatra statunitense Christina Maslach, per evidenziare un disagio che colpisce le professioni in cui le relazioni interpersonali sono continue e spesso legate all’aiuto del prossimo, come infermieri, psicologi, medici, assistenti sociali, poliziotti, vigili del fuoco, persone che fanno volontariato.
Successivamente, altre categorie di lavoratori sono state incluse in quelle a rischio di sviluppo della sindrome da burnout, in particolare coloro che sono frequentemente a contatto con il pubblico: insegnanti, impiegati, segretari, avvocati, centralinisti (…)
Lo stress da lavoro non si manifesta in modo improvviso, ma è un processo graduale che arriva a sfociare in una vera e propria sindrome.
Si riconosce da una mancata risposta psicofisica adeguata alle situazioni e da un peggioramento nel rendimento delle prestazioni professionali.
Spesso chi soffre di questa patologia non si accorge subito dei sintomi, ignorando i primi e fondamentali campanelli di allarme.
É così che cefalee croniche, insonnia, mal di stomaco e insofferenza durante l’orario lavorativo vengono associate ad altro prima di arrivare a capire che si tratta di stress lavorativo e spesso neanche i turni di riposo o i weekend sono di aiuto per recuperare.
Chi è colpito da burnout si sente svuotato emotivamente, fisicamente e mentalmente, inoltre si tende ad aumentare la distanza mentale con il lavoro e con le persone che gravitano attorno ad esso (colleghi, clienti, etc) e questo si ripercuote in una scarsa efficienza personale e lavorativa nonostante gli sforzi che si compiono.
I sintomi del burnout sono comunque molteplici e spesso difficili da riconoscere: mancanza di iniziativa, difficoltà a portare a termine i compiti, ridotto interesse verso il proprio lavoro, demotivazione, difficoltà ad andare al lavoro ogni giorno, cinismo nei confronti degli utenti/clienti, assenteismo, senso di frustrazione, bassa autostima, senso di colpa accompagnato da senso di fallimento, rabbia e risentimento, irritabilità e nervosismo, mancanza di attenzione e di creatività.
Il segreto per non accumulare stress è sempre quello di prevenire piuttosto che curare e adottare uno stile di vita il più resiliente possibile.
Rispettare le vostre esigenze psicofisiche di sonno, cibo, relax è fondamentale, ma se nonostante i consigli che vi abbiamo dato il vostro stress non accenna a diminuire, altrettanto importante è saper chiedere aiuto.
Prima di tutto rivolgetevi al vostro datore di lavoro facendogli presente che avete bisogno di rallentare. Subito dopo cercate uno specialista del settore che vi consenta di uscire dal burnout con strategie vincenti.
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