Ottobre è il mese della prevenzione per il tumore al seno, ecco cosa puoi fare per proteggere la tua salute con informazioni dettagliate e consigli.
Il cancro al seno rappresenta una malattia sempre più diffusa. Tuttavia la prevenzione e il miglioramento delle terapie stanno contribuendo a renderlo sempre più curabile soprattutto se rilevato in una fase iniziale. La prevenzione rappresenta l’arma principale per fronteggiare il cancro al seno. La combinazione di autopalpazione del seno, visita senologica, esami di screening e uno stile di vita corretto contribuiscono a prevenire e rilevare precocemente la malattia.
Esistono due esami precoci che possiamo effettuare per prevenire o constatare subito l’insorgenza del tumore. Il primo è l’autopalpazione, che può metterci in guardia, la seconda è lo screening, da effettuare con scadenza regolare. Vediamo ora nei dettagli questi step.
Autopalpazione, il primo auto esame
L’autopalpazione del seno è una pratica per le donne che desiderano conoscere meglio il loro corpo e individuarne eventuali anomalie. Spesso è il primo segno di allarme, anche se ovviamente non può sostituire gli esami di screening medici. Se si notano infatti sintomi come ad esempio un nodulo, la retrazione del capezzolo o della pelle, rossore attorno al capezzolo, tumefazione ascellare o secrezioni dal capezzolo, è fondamentale consultare il proprio medico o uno specialista.
Si raccomanda infatti di seguire sempre le indicazioni del proprio medico curante. Il mese di ottobre ricorda infatti che la prevenzione è la nostra migliore alleata nella lotta contro il cancro al seno.
Lo screening
La mammografia è un semplice esame radiologico. Attraverso lo screening è possibile individuare lesioni anche molto piccole. Questo strumento individua tracce difficilmente rilevabili con altri tipi di valutazione.
Le donne ricevono l’invito al programma direttamente dall’ATS e la frequenza dell’esame varia in base all’età: ogni due anni fino ai 50 anni e successivamente ogni anno.
La lettura della mammografia viene affidata a radiologi esperti che analizzano con attenzione ogni esame. In caso di necessità di ulteriori approfondimenti, l’ATS contatterà direttamente le pazienti interessate.
Programma di screening per fasce di età
La prevenzione è la chiave per una vita sana e con un corretto programma di controlli periodici è possibile ridurre il rischio di malattie.
30-39 anni:
Anche in assenza di sintomi, è opportuno prenotare una visita senologica ed ecografia mammaria, soprattutto per le donne con familiarità per tumore al seno nella famiglia.
40-49 anni:
Fattori di rischio come:
possono aumentare il rischio di cancro al seno. Per prenotare una visita senologica ed ecografia mammaria, contatta uno specialista e a partire dai 45 anni, sarà necessario effettuare anche la mammografia.
50-75 anni:
In menopausa, il rischio di tumore al seno aumenta notevolmente. Prenota subito la mammografia per una corretta valutazione della tua salute e con possibilità di una frequenza annuale o biennale secondo le raccomandazioni del tuo senologo.
Qualche numero dei tumori al seno in Italia
In Italia ci sono circa 55.500 casi di tumore del seno all’anno e il problema colpisce soprattutto le donne. Col passare degli anni e grazie alla progredire della medicina i numeri di mortalità stanno diminuendo.
Ovviamente ci sono diversi fattori che possono aumentare il rischio di sviluppare questo tipo di tumore, come uno stile di vita poco sano o la genetica. Ecco perché è molto importante prevenire fin da subito, attraverso controlli del seno annuali eseguiti da un esperto, e mammografie ogni anno a partire dai 50 anni di età. Insomma, con la giusta conoscenza dei fattori di rischio e delle scelte giuste, possiamo difenderci e prevenire l’insorgere di queste patologie tumorali.
Fattori di rischio non modificabili
Soltanto una piccola percentuale che va tra il 5 e il 10%, dei casi è legata a delle mutazioni ereditarie come BRCA1 e BRCA2. Il resto dei casi è dovuto ad mix di fattori genetici ancora poco chiari e dall’ambiente circostante. Se si ha una storia familiare di tumore al seno o all’ovaio, meglio fare una visita dal chirurgo senologo per capire il rischio genetico e se valga la pena di partecipare a programmi dedicati di sorveglianza e scelta terapeutica.
Fattori di rischio modificabili
Il tumore al seno è una malattia che colpisce molte donne e per prevenirla bisognerebbe eliminare i fattori di rischio modificabili legati alla nostra condotta quotidiana è fondamentale. Eliminando:
che sono due delle cause che aumentano esponenzialmente la probabilità di sviluppare la malattia.
sono invece alleati importantissimi per la prevenzione del tumore al seno. Infine l’esercizio fisico quotidiano è la chiave per ridurre il rischio di queste terribile malattia.
Prevenzione primaria
La prevenzione primaria è il primo strumento davvero utile per preservare la nostra salute e consiste principalmente nel cambiamento di alcune nostre abitudini dannose, sia per noi che per i nostri cari. L’adozione di uno stile di vita sano e virtuoso porta notevoli benefici, oltre ovviamente alla prevenzione di questa malattia.
sono solo alcune delle abitudini che possono contribuire a migliorare la qualità della nostra esistenza e a prevenire l’insorgere di patologie gravi. Affidarsi alla prevenzione primaria è quindi un’esigenza imprescindibile per tutti coloro che desiderano godere di salute e benessere a lungo termine.
Prevenzione secondaria
La prevenzione secondaria ha un ruolo cruciale nella lotta al tumore al seno. Infatti grazie alla diagnosi precoce ne può ridurre notevolmente il tasso di mortalità.
Gli esami principali sono:
È importante aderire almeno al programma di Screening Mammografico dell’ATS e praticare l’autopalpazione per le donne più giovani, mentre per la fascia 30-40 anni si suggeriscono controlli periodici supportati dall’ecografia mammaria. Gli esperti consigliano una valutazione specialistica per definire la cadenza degli esami in base alla tipologia del seno e alla storia familiare.
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