L’ulcera peptica è una lesione del tubo digerente, spesso causata dall’assunzione di Fans o dalla presenza di Helicobacter pylori. Scopriamo come si manifesta e come si interviene per curarla.
L’ulcera peptica è una lesione del tubo digerente. Si stima che il 5-10% della popolazione vada incontro a ulcera peptica nel corso della vita e può insorgere ad ogni età. Solitamente si manifesta nello stomaco (ulcera gastrica) o nel duodeno, ossia la prima parte dell’intestino tenue (ulcera duodenale), ma può emergere in qualsiasi tratto del canale alimentare. Profondità e dimensioni della lesione variano da caso a caso. L’ulcera, che solitamente ha forma tonda od ovale, può andare da pochi millimetri fino anche a quattro centimetri.
Quali sono le cause?
Proviamo, quindi, a capire quali siano le cause che portano all’insorgere di questo fenomeno. In primis, c’è solitamente un’infezione da Helicobacter pylori. La sua presenza in quel tratto di canale alimentare altera la produzione degli agenti aggressivi, acido gastrico e pepsina. L’infezione, ad ogni modo, spesso non provoca ulcera e resta silente per anni, ma è ritenuto responsabile dello sviluppo di ulcere nell’80-90% dei casi. Tra le cause della lesione c’è, poi, l’assunzione di farmaci antinfiammatori non steroidei, detti Fans. Questi riducono la produzione di prostaglandine, molecole che svolgono un ruolo essenziale nel mantenere integra la mucosa. In misura minore, infine, le cause possono essere individuate in:
- sindrome di Zollinger-Ellison;
- fumo;
- abuso di alcol;
- stress.
Come si manifesta la lesione?
I sintomi dell’ulcera peptica non sono particolarmente specifici e variano secondo la natura e la posizione della lesione. Nel caso di ulcera duodonale le persone colpite possono sentirsi affamate o avere dolori addominali nel corso della notte. Se l’ulcera, invece, è gastrica tendono a soffrire di dolori addominali dopo mangiato, nausea, vomito e a perdere peso. In generale, la perdita di peso ingiustificata è un campanello d’allarme di cui tenere conto. C’è poi la possibilità che l’ulcera sanguini: a quel punto si manifesteranno ematemesi (il paziente vomiterà sangue) oppure malena (le feci del paziente saranno nere). È una condizione sicuramente più grave delle altre. La percentuale di casi in cui l’emorragia digestiva e la perforazione possono causare la morte del paziente può arrivare al 20%, a seconda dell’età del paziente e della presenza di altre patologie.
Diagnosi e cura
L’endoscopia digestiva è l’esame principale per la diagnosi, in quanto consente la visualizzazione accurata della lesione e permette di effettuare una biopsia. Una volta individuata la presenza dell’ulcera si può intervenire per cercare di sconfiggerla. La terapia dipende, chiaramente, dalla causa che ha portato alla lesione. Nei pazienti con infezione da Helicobacter pylori l’eradicazione del batterio con la terapia antibiotica è sufficiente a determinare la guarigione dell’ulcera. Serve, però, tenere conto della presenza sempre più frequente di ceppi che resistono ai normali antibiotici. Nella maggior parte dei pazienti in cui l’ulcera è causata dai Fans, le lesioni guariscono in 6-8 settimane se si interrompe l’assunzione del Fans e si assume un inibitore della pompa protonica. In caso di emorragia, infine, si interviene per via endoscopica per arrestare il sanguinamento e poi si somministrano farmaci antisecretori.