Scopriamo quali sono le proprietà dell’uva e quali i benefici e le controindicazioni che l’assunzione di questo frutto può portare all’organismo umano. Non sempre è noto quante componenti diverse concorrano alla formazione di un singolo acino
Frutto tra i più apprezzati e conosciuti a livello mondiale, l’uva è un alimento all’apparenza semplice, ma in realtà abbastanza complesso.
Molte sono le componenti che caratterizzano ogni acino e che conferiscono molteplici sfaccettature a un frutto dai mille usi.
Scaviamo più nel profondo e proviamo ad analizzare quali sono le proprietà dell’uva, oltre ai benefici e alle controindicazioni che la sua assunzione può portare a livello dell’organismo umano.
Frutto derivante dalla Vitis vinifera, specie maggiormente coltivata per quanto riguarda la famiglia delle Vitaceae, l’uva si compone essenzialmente di tre proprietà nutrizionali principali.
Quali? Prendendo in considerazione 100 g di uva, possiamo affermare che essa è formata per il 96% di carboidrati, per il 3% di proteine e per il solo 1% di lipidi.
Ciò comporta che ogni 100 g di questo frutto concorrono ad apportare all’organismo umano circa 61 calorie.
Entrando più nello specifico, per ogni 100 g di prodotto è possibile trovare 80,3 g di acqua, 0,5 g di proteine, 0,1 g di lipidi, 1,5 g di fibre e circa 15,6 g di zuccheri solubili.
Quest’ultimi variano nella quantità in base della varietà dell’uva, del clima e del grado di maturazione del frutto stesso.
Continuando ad analizzare i numeri, molto utili per comprendere realmente quali siano tutte le diverse componenti che sono racchiuse in un acino d’uva, 100 g di tale frutto sono in grado di apportare un buon quantitativo di minerali e vitamine al corpo umano, quali 6 mg di vitamina C, 0,4 mg di niacina, 0,03 mg di tiamina, 0,03 mg di riboflavina, 4 µg di vitamina A (retinolo equivalente, ndr), vitamina K, 0,27 mg di rame, 1 mg di sodio, 0,12 g di zinco, 27 mg di calcio, 4 mg di fosforo, 0,4 mg di ferro e 192 g di potassio. Sono presenti poi anche vitamine B1, B2, PP e A.
Non solo. Non tutti sanno che l’uva è anche una grande fonte di molteplici fitonutrienti, tra i quali troviamo gli stilbeni (es: il resveratrolo), i favoli (es: il kempferolo e la quercetina), i flavanoli (es: le catechine), i carotenoidi (es: il beta-carotene, la zeaxantina e la luteina) e gli acidi fenolici (es: l’acido caffeico).
Tutte queste componenti concorrono a conferire all’uva un’importante caratteristica fitoterapica. In molti la considerano, infatti, un frutto che si potrebbe quasi definire “medicinale”. Ovviamente, tenendo sempre ben presente che esso non può mai sostituirsi ad alcun medicinale vero e proprio.
Ciò che si intende è che l’uva, grazie alla molteplicità delle sue componenti, è capace di svolgere diverse azioni a livello dell’organismo umano.
Essa agisce, infatti, sia come dissetante che come purificante, ma anche come nutriente ed energizzante. È una vera e propria farmacia ricca di virtù terapeutiche.
L’assunzione di uva viene spesso consigliata in presenza di manifestazioni cliniche e funzionali del sistema venoso, quali emorroidi, insufficienza venosa degli arti e fragilità capillare.
È sponsorizzata anche in presenza di un trattamento per la flebite, oltre che come rimedio naturale alle emorragie, viste le sue proprietà astringenti.
E ancora, l’uva viene utilizzata anche per contrastare i disturbi correlati alla menopausa.
Se diluita in acqua, la sua linfa fresca può fungere da collirio, senza dimenticare che l’uva può essere utilizzata anche per svolgere un trattamento di verruche e porri.
Tutto ciò, grazie ai suoi componenti.
Gli antocianosidi presenti all’interno delle sue foglie, per esempio, svolgono un’attività angioprotettrice, diminuendo la permeabilità dei capillari e aumentandone la resistenza.
Le procianidine, invece, aiutano a prevenire l’invecchiamento cutaneo e le patologie a carattere cronico-degenerativo.
Non solo. L’olio di vinaccioli è anche ricco di acidi grassi polinsaturi, i quali svolgono un’azione lassativa e ipocolesterolemizzante.
Il resveratrolo, invece, è utile soprattutto nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, mentre i polifenoli mantengono elastica la pelle e i sali minerali favoriscono la formazione dell’emoglobina.
Le vitamine presenti nell’uva, infine, possiedono proprietà vitaminizzanti e antiossidanti.
L’assunzione di uva è sconsigliata nei bambini e in chi soffre di diabete, essendo un frutto zuccherino.
Essa, inoltre, andrebbe evitata in corrispondenza dell’assunzione di farmaci metabolizzanti, anticoagulanti e antiaggreganti, con le cui azioni potrebbe interferire a livello pratico.
Prodotta in Italia da agosto a dicembre (questa la sua stagionalità naturale, ndr), l’uva ha però anche numerosi benefici per l’uomo.
Già citate sono le sue caratteristiche di antiossidante e antinfiammatorio, le quali possono giocare un ruolo importante nel contrasto a tumori e invecchiamento, oltre che a supporto del sistema cardiovascolare.
Secondo alcuni studi, l’uva sarebbe anche in grado di esercitare dei benefici a livello cognitivo e i suoi componenti sono dotati anche di proprietà antimicrobiche.
Non solo. Sebbene la sua assunzione sia sconsigliata ai diabetici, l’uva può essere considerato un frutto zuccherino dotato di un basso indice glicemico.
Il suo succo e gli estratti da esso derivati sono spesso associati a un miglior controllo dell’insulina e a una maggiore sensibilità di tale ormone.
Come visto, i benefici che l’uva può portare a livello dell’organismo umano sono dunque molteplici, tanto che tale frutto viene sfruttato comunemente sia nel settore alimentare che in quello cosmetico e in quello fitoterapico.
A legarsi all’uva non sono, però, soltanto aspetti positivi.
Tale frutto, infatti, risulta spesso uno dei più contaminati dai residui dei pesticidi utilizzati nel processo di coltivazione.
L’uva può, inoltre, scatenare anche un senso di indigestione, diarrea e dei fastidi allo stomaco.
È giusto anche ricordare che l’uva viene utilizzata anche come ingrediente principale di una particolare dieta, il cui scopo è quello di depurare l’organismo umano dalle scorie in eccesso e per contrastare anche ritenzione idrica e cellulite.
Tale dieta consiste nell’assunzione di succo d’uva fresco, oltre che del frutto stesso, con semi e buccia.
Essa permette di disintossicare l’organismo e deve essere svolta al massimo per un periodo di due o tre giorni (può essere ripetuta un paio volte al mese, ndr).
Va sottolineato, però, come tale dieta sia sconsigliata in chi soffre di diabete o ipertensione, ma anche in chi soffre di ulcera, disfunzioni renali e intestino irritabile.
Ecco spiegate le principali caratteristiche di un frutto tra i più comuni e importanti a livello nutritivo.
Uno dei quali ora conoscete i segreti principali.
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