È giusto chiedersi quando un neo possa diventare pericoloso ed è importante mentenerli sempre monitorati e, se necessario, farsi visitare da uno specialista.
Un neo o nevo (il primo è il termine di uso comune, il secondo quello medico) è una lesione pigmentata della pelle o delle mucose, derivante da un anomalo sviluppo di melanociti o cellule neviche. Non è di per sé pericolosa, ma lo può diventare se si evolve in melanoma, una forma di tumore cutaneo molto grave che negli stadi avanzati può diffondersi in altre parti dell’organismo con formazioni di metastasi. Non tutti i tipi di nei hanno le stesse probabilità di andare incontro a una trasformazione tumorale. Anzi, alcuni, anche se possono essere antiestetici o fastidiosi, non si evolvono mai in melanoma. È, però, molto importante tenerli monitorati con costanza e capire quando è il caso di rivolgersi a uno specialista.
Neo pericoloso, come funziona l’autoesame?
Il primo passaggio per monitorare costantemente la propria pelle ed evitare brutte sorprese è, senza dubbio, l’autoesame. Si tratta di un test che ogni persona può svolgere in autonomia seguendo la regola dell’ABCDE:
A come asimmetria: forma irregolare della lesione
B come bordi: irregolari frastagliati
C come colore: un nevo pericoloso appare non uniforme con sfumature rosso-brune, bianche, nere, blu o molto scuro
D come dimensione: se il neo ha un diametro superiore a 6mm o si è accresciuto molto in fretta in 5-6 mesi è più pericoloso
E come elevazione: se un nevo si è modificato nell’ aspetto iniziale e/o da piano si è rilevato in qualche punto e sanguina spontaneamente deve essere subito visto dal dermatologo.
I vari tipi di nei
Come sempre in questi casi, una maggiore conoscenza porta con sé una maggiore consepevolezza. Per questo motivo è bene conoscere anche i diversi tipi di nei che possono trovarsi sul nostro corpo. Lo spiega nel dettaglio la Fondazione Veronesi:
- nei di Clark sono quelli più frequenti: si tratta delle macchioline scure rotondeggianti che possono comparire in ogni area del corpo. Possono avere innumerevoli varianti diverse per forma, colore, superficie: alcune di esse, chiamate nei atipici, possono evolversi in melanoma.
- nei di Miescher sono quelli che compaiono sul volto. Si riconoscono perché crescono a forma di cupola. Molto spesso compaiono sul naso o sul mento. Sono completamente benigni e non degenerano mai in tumore.
- nei di Unna: si sviluppano al tronco e si contraddistinguono per la caratteristica di crescere verso l’esterno a forma di mora. Sono poco estetici e possono causare fastidi crescendo in zone come le ascelle o la cintura. Ma non degenerano in tumore.
- I nei di Spitz crescono nei bambini e negli adolescenti, i nei di Reed negli adulti. La localizzazione più comune sono le gambe e le braccia. Sono scuri e crescono molto velocemente fino a raggiungere anche grandi dimensioni. Sono benigni, tuttavia, dal momento che può essere difficile distinguerli dal melanoma e possono rappresentare un problema estetico in genere vengono asportati.
A cosa prestare attenzione?
Ora che il quadro è completo, proviamo a rispondere a un’altra domanda: a cosa serve prestare attenzione per capire se un neo è pericoloso? I nei maligni possono insorgere sulla cute sana, come formazioni “ex novo”, o traggono origine da lesioni già esistenti o di recente comparsa, che evolvono in senso neoplastico. Sono nei atipici che possono nascere e/o accrescersi con aspetto irregolare, in un breve periodo 6/8 mesi. Serve prestare attenzione ad eventuali cambiamenti di forma (i nei maligni sono spesso asimmetrici e presentano margini frastagliati o incisure che si modificano nel tempo) ed aspetto (sanguinano, prudono o appaiono discontinui). Il colore dei nei maligni, poi, non è uniforme, ma vira verso una pigmentazione scura (nero molto intenso) o si presenta con sfumature rosso-brune, bianche, nere o blu.
L’importanza della prevenzione
La prevenzione quando si parla di tumori della pelle è fondamentale. Le statistiche evidenziano un notevole aumento dei casi di melanoma negli ultimi anni : nel 2020 ci sono stati 325.000 nuovi casi a livello mondiale. A differenza nel passato, quando il melanoma veniva spesso diagnosticato in fase molto avanzata, le tecniche più moderne permettono di individuarlo in anticipo ed agire di conseguenza. Il consiglio, come sempre, è di rivolgersi per ogni dubbio al proprio medico di fiducia. Non solo, se opportuno, programmare anche visite periodiche da dermatologi.